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Rosatellum, Governo pone la questione di fiducia al Senato

Roma, 24 Ott 2017 - Il Governo ha posto la questione di fiducia sulla legge elettorale. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. La fiducia sarà chiesta su 5 dei 6 articoli del Rosatellum bis. L'aula del Senato ha respinto le questioni pregiudiziali presentate da M5S, Mdp e Sinistra italiana. Il voto si è svolto per alzata di mano.

Pietro Grasso ha negato il voto segreto, richiesto da Si e da M5s, sulle pregiudiziali e sulla questione sospensiva. Tanto Si, con Loredana De Petris, che M5s, con Vito Crimi e Giovanni Endrizzi, avevano chiesto di votare a scrutinio segreto solo la parte dei rispettivi documenti che riguarda le minoranze linguistiche, materia per la quale il Regolamento del Senato autorizza il voto segreto. Ironico Karl Zelelr: "grazie colleghi di M5s per l'attenzione alle minoranze linguistiche. Tutti gli emendamenti di M5s sono tutti volti a discriminare le minoranze linguistiche, e non a tutelarle".

L'Aula del Senato inizierà da domani alle 14 a votare le cinque questioni di fiducia poste dal Governo sulla legge elettorale. Le 'chiame' si succederanno per tutta la seduta di domani, fino alla mattinata di giovedì 24, quando è atteso entro le 12 il via libera definitivo al provvedimento. Da questa sera l'Assemblea è impegnata nella discussione generale sul provvedimento.

Ci sono state proteste dei senatori M5s che si sono bendati e di altri gruppi di opposizione, mentre è stato annunciato da Maria Cecilia Guerra che Mdp voterà contro la fiducia e che il movimento esce dalla maggioranza.  "Ora avremo 10-12 ore di discussione generale, poi i 5 voti di fiducia che sono stati richiesti. È una pagina tristissima della nostra Repubblica, per la prima volta una legge elettorale è stata approvata con la fiducia sia alla Camera che al Senato. Voteremo contro queste fiducie e come Mdp usciamo formalmente anche da questa maggioranza", ha detto Guerra di Articolo Uno-Mdp.

"Giovedì Forza Italia voterà convintamente la legge" ha detto invece il presidente dei senatori di Forza Italia, Paolo Romani.

"È una battaglia condotta da farabutti con modalità che non hanno niente di democratico e abbiamo dovuto utilizzare mezzi non democratici", ha detto Vito Crimi dal palco allestito davanti al Senato. "La collega De Petris - ha spiegato - ha occupato la poltrona del Presidente cercando di ritardare il rientro in aula. Adesso con i 5 stelle abbiamo occupato i banchi del governo. Quello che hanno fatto oggi è molto più di una forzatura perché hanno chiesto la fiducia prima della discussione generale".

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