"È tempo per il mondo intero di unirsi a noi nel chiedere che il governo iraniano metta fine al suo perseguimento di morte e distruzione". L'appello è del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che oggi svelerà la nuova strategia per contenere l’aumento dell’influenza dell’Iran, senza tuttavia ritirare gli Usa dall’accordo sul nucleare.
I punti chiave di un'ampia strategia che si preannuncia più aggressiva consisterà nel negare a Teheran "ogni via per l'arma nucleare", contrastare la minaccia dei missili balistici e "rivitalizzare le tradizionali alleanze".
Anticipando i punti centrali del discorso del presidente Donald Trump, atteso nel tardo pomeriggio italiano, la Casa Bianca fa sapere di volersi concentrare sul programma missilistico iraniano, sulle attività "destabilizzanti" nella regione mediorientale, in particolare in Siria e Yemen e sulle attività dei Guardiani della rivoluzione, corpo d'élite dell'esercito iraniano che risponde direttamente alla Guida suprema.
"L'amministrazione Trump non ripeterà gli errori di quella di Obama" ha sottolineato la Casa Bianca, evidenziando come la nuova politica del presidente non affronterà solo la questione del patto nucleare (definito "miope") ma "la totalità delle minacce derivanti dalle attività maligne del governo iraniano e cercherà di determinare un cambiamento del comportamento del regime" di Teheran.