Roma, 28 Sett 2017 - "Apprendo con soddisfazione che, dopo mesi di fango mediatico su di me e sul MoVimento 5 Stelle, la Procura di Roma ha deciso di far cadere le accuse di abuso d'ufficio". Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi su Fb dopo aver appreso che i magistrati hanno sollecitato l'archiviazione per questo reato. La Procura di Roma invece ha chiesto suo il rinvio a giudizio per l'accusa di falso nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "pacchetto nomine". Il falso è contestato per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla direzione Turismo del Campidoglio. L'abuso d'ufficio riguardava la promozione di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica. La sindaca ha commentato: "sono convinta che presto sarà fatta chiarezza anche sull'accusa di falso ideologico. Abbiamo sempre avuto grande fiducia nella magistratura e continueremo ad averne".
La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione delle posizioni degli ex sindaci Gianni Alemanno e Ignazio Marino in merito ai presunti illeciti legati alle procedure di nomine dirigenziali in Campidoglio in violazione del Testo Unico degli Enti Locali. Secondo l'accusa i due ex sindaci avrebbero assunto figure professionali esterne senza concorso e senza procedura pubblica. Nel chiedere l'archiviazione i Pm hanno ritenuto non sussistere l'elemento soggettivo e quindi il dolo.
"Non commentiamo mai le scelte della magistratura e le vicende processuali. Siamo un partito progressista, lo siamo anche nei confronti dei nostri avversari a differenza di quello che loro fanno con noi". Così il presidente del Pd, Matteo Orfini, commenta la richiesta di rinvio a giudizio della sindaca di Roma Virginia Raggi a margine di un convegno della Fiom a Torino su G7 e Industria 4.0.