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“Le Nozze di Figaro” al Teatro Lirico di Cagliari: Mozart sbarca sull’Isola. Grande successo anche nella seconda serata con applausi a scena aperta.

 

Cagliari, 23 Sett 2017 - Il Teatro Lirico di Cagliari riapre i battenti dopo la pausa estiva, offrendo al suo pubblico uno dei più importanti capolavori del compositore austriaco, Le Nozze di Figaro (in scena dal 22 settembre all'1 ottobre).

La commedia si articola in quattro atti, i quali benché densi di contenuti, narrano gli avvenimenti di una sola ed unica giornata, rappresentata dalla vigilia delle nozze tra Figaro e Susanna.

Si può senza dubbio definire questo giorno come un giorno "folle", in cui si susseguono una serie di eventi, al contempo drammatici e comici, che ruotano attorno alle figure dei due nubendi e del Conte d'Almaviva, presso il quale gli stessi lavorano in qualità di camerieri.

Il Conte, il cui hobby principale è quello di corteggiare giovani fanciulle a dispetto della moglie Rosina, deve fare i conti proprio con Figaro, nel momento in cui questi viene a conoscenza delle sue attenzioni per Susanna. Da qui il susseguirsi di una serie di inganni e trabocchetti, orchestrati da parte di Figaro e Susanna, diretti a smascherare le qualità libertine del Conte, il quale, scoperto l'imbroglio, si attiva a sua volta per impedire le nozze di Figaro ed avere così tutta per sé la promessa sposa.

le nozze di figaro a Cagliari2le nozze di figaro a Cagliari3Nelle  loro reciproche strategie si inseriscono anche altri personaggi chiave quali: Cherubino, paggio di Corte intento ad innamorarsi di ogni fanciulla, fino a scatenare le ire del Conte stesso (geloso e desideroso di conservare il suo harem); Marcellina anziana governante e creditrice di Figaro per una forte somma di denaro, tanto da arrivare a pretendere, vista la sua insolvenza, un matrimonio riparatore con ella; Rosina moglie del Conte, disperata a cause delle continue galanterie del marito verso altre donne, tra cui Susanna.

L'opera, così articolata, risulta connotata da numerosi tagli comici tali da rendere leggera la narrazione e piacevole la visione. Tale aspetto è ulteriormente valorizzato da dialoghi agevoli da seguire, equiparabili a quelli di una rappresentazione in prosa, oltre che da una composizione musicale armoniosa, suggestiva e di grande spessore artistico, come ci si può ragionevolmente attendere da Mozart.

È proprio la musica che esalta le qualità dell'orchestra del Teatro Lirico, diretta dal maestro Stefano Montanari, la quale ancora una volta si conferma un vero e proprio gioiellino a disposizione del pubblico cagliaritano.

Per quel che riguarda gli interpreti a volte si attende di vedere la prima perché è in quell'occasione che si esibiscono i cantanti più importanti, ma è anche vero che spesso la seconda rappresentazione mette in mostra attori e voci forse ancor più apprezzabili. Si possono citare in tal senso Andrea Porta, nei panni di Figaro, e Gianluca Magheri, il Conte di Almaviva, i quali mostrano una capacità scenica, oltre che importanti qualità canore, tali da catturare l'attenzione del pubblico e permettergli di immedesimarsi nei personaggi e nella vicenda che li vede coinvolti. Non è un caso che gli spettatori al termine dello spettacolo abbiano loro regalato un significativo tributo chiamandoli più volte alla ribalta, insieme a Cinzia Forte (Rosina), Claudia Urru (Susanna), Gaia Petrone (Cherubino).

La scenografia ed i costumi, organizzati da Peter J. Davison e Sue Blane, risultano adatti ad un'opera di siffatta leva. Si rinuncia, infatti, a forme di sperimentazione basate sul "minimal", e si regala al pubblico un prodotto ricco e capace di mutare in continuazione, evitando di stancare ed appesantire la rappresentazione, ma anzi in grado di generare ambienti differenti, connotati anche da diverse profondità spaziali.

Tutti questi elementi portano a ritenere che la scelta del Teatro Lirico di riprendere le rappresentazioni proprio con le nozze di Figaro è stata una scelta azzeccata, oserei dire che c'è stata una partenza con il "botto", in attesa delle successive opere e della nuova stagione lirica 2018. G.P.S.

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