Ischia, 26 Ago 2017 - L'inchiesta sulle conseguenze del terremoto di Ischia aperta, allo stato contro ignoti, per le ipotesi di omicidio plurimo colposo - in relazione alla morte delle due donne vittime del sisma - e di crollo colposo. Lo si apprende alla conclusione dell'incontro, nella sede della procura di Napoli, tra i magistrati titolari dell'inchiesta Giuseppe Borrelli, Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando con i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli ai quali sono stati delegati una serie di accertamenti.
Verrà eseguito nei tempi più brevi possibili un censimento di tutti i crolli avvenuti in seguito alla scossa di lunedì, per indirizzare l'attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità anche legate a casi di abusivismo edilizio oppure nell'esecuzione di lavori di consolidamento antisismico in strutture che poi hanno ceduto, come la scuola Manzoni di Casamicciola.
Dopo il sequestro di ieri della chiesa di Santa Maria del Suffragio, a Ischia, sigilli anche alla palazzina crollata in località Maio, dalla quale sono stati estratti vivi i tre bambini. Nel mirino degli investigatori le sopraelevazioni della palazzina eseguite negli anni Ottanta, per le quali - ha sostenuto uno dei proprietari - sarebbero state presentate due domande di condono, nel 1985 e nel 1994, rimaste inevase. In relazione a questa vicenda e ad altri presunti casi di abusivismo negli edifici colpiti dal sisma, i carabinieri hanno acquisito stamane una corposa documentazione nell'ufficio tecnico del Comune di Casamicciola.
I carabinieri, accompagnati dai vigili del fuoco e su richiesta della procura di Napoli, hanno sequestrato numerosi documenti presso l'ufficio tecnico del Comune di Casamicciola.
Sono le ultime iniziative adottate dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sul terremoto. Provvedimenti che fanno seguito alla nomina di due ingegneri come consulenti della procura che hanno avuto l'incarico di coordinare la messa in sicurezza dello stato dei luoghi dove si sono verificati i crolli - compreso l'edificio dal quale sono stati tratti in salvo i tre bambini - con modalità tali da poter consentire successivamente gli accertamenti per stabilire le cause.
La chiesa di Casamicciola, sequestrata alla presenza del vescovo Pietro Lagnese, "era stata costruita nel '700 ma interamente ricostruita 50 anni fa", come ha spiegato lo stesso monsignor Lagnese. "Nel 1969 la chiesa venne interamente distrutta da un incendio, per la presenza di travi di legno nel soffitto e poi ricostruita", ha ricordato l'ex sindaco Parisio Iacono. La sera del sisma però da quella chiesa "sono caduti massi enormi, grandi come una carriola", ricorda lo stesso vescovo, e uno di quei massi ha colpito la signora Lina Balestrieri, causandone la morte.
Intanto il volto di Ischia cerca di tornare quello di sempre: sindaci e operatori turistici lo ripetono come un mantra, i danni hanno riguardato solo una piccola zona e la campagna per salvare la stagione autunnale sembra dare i primi risultati, visto che gli arrivi sull'isola riprendono e il fiume delle disdette alberghiere si è fermato. Resta, ovviamente, la situazione di crisi nelle aree colpite a Casamicciola e Lacco Ameno, con oltre 400 persone senza abitazione assistite dalla protezione civile, in attesa delle verifiche di agibilità sulle case danneggiate: persone che chiedono, al contrario, di non spegnere i riflettori mediatici sulle proprie difficoltà.
Ischia, formalizzata inchiesta: omicidio e crollo colposi. Nel mirino abusivismo e lavori malfatti
Ischia, 26 Ago 2017 - L'inchiesta sulle conseguenze del terremoto di Ischia aperta, allo stato contro ignoti, per le ipotesi di omicidio plurimo colposo - in relazione alla morte delle due donne vittime del sisma - e di crollo colposo. Lo si apprende alla conclusione dell'incontro, nella sede della procura di Napoli, tra i magistrati titolari dell'inchiesta Giuseppe Borrelli, Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando con i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli ai quali sono stati delegati una serie di accertamenti.
Verrà eseguito nei tempi più brevi possibili un censimento di tutti i crolli avvenuti in seguito alla scossa di lunedì, per indirizzare l'attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità anche legate a casi di abusivismo edilizio oppure nell'esecuzione di lavori di consolidamento antisismico in strutture che poi hanno ceduto, come la scuola Manzoni di Casamicciola.
Dopo il sequestro di ieri della chiesa di Santa Maria del Suffragio, a Ischia, sigilli anche alla palazzina crollata in località Maio, dalla quale sono stati estratti vivi i tre bambini. Nel mirino degli investigatori le sopraelevazioni della palazzina eseguite negli anni Ottanta, per le quali - ha sostenuto uno dei proprietari - sarebbero state presentate due domande di condono, nel 1985 e nel 1994, rimaste inevase. In relazione a questa vicenda e ad altri presunti casi di abusivismo negli edifici colpiti dal sisma, i carabinieri hanno acquisito stamane una corposa documentazione nell'ufficio tecnico del Comune di Casamicciola.
I carabinieri, accompagnati dai vigili del fuoco e su richiesta della procura di Napoli, hanno sequestrato numerosi documenti presso l'ufficio tecnico del Comune di Casamicciola.
Sono le ultime iniziative adottate dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sul terremoto. Provvedimenti che fanno seguito alla nomina di due ingegneri come consulenti della procura che hanno avuto l'incarico di coordinare la messa in sicurezza dello stato dei luoghi dove si sono verificati i crolli - compreso l'edificio dal quale sono stati tratti in salvo i tre bambini - con modalità tali da poter consentire successivamente gli accertamenti per stabilire le cause.
La chiesa di Casamicciola, sequestrata alla presenza del vescovo Pietro Lagnese, "era stata costruita nel '700 ma interamente ricostruita 50 anni fa", come ha spiegato lo stesso monsignor Lagnese. "Nel 1969 la chiesa venne interamente distrutta da un incendio, per la presenza di travi di legno nel soffitto e poi ricostruita", ha ricordato l'ex sindaco Parisio Iacono. La sera del sisma però da quella chiesa "sono caduti massi enormi, grandi come una carriola", ricorda lo stesso vescovo, e uno di quei massi ha colpito la signora Lina Balestrieri, causandone la morte.
Intanto il volto di Ischia cerca di tornare quello di sempre: sindaci e operatori turistici lo ripetono come un mantra, i danni hanno riguardato solo una piccola zona e la campagna per salvare la stagione autunnale sembra dare i primi risultati, visto che gli arrivi sull'isola riprendono e il fiume delle disdette alberghiere si è fermato. Resta, ovviamente, la situazione di crisi nelle aree colpite a Casamicciola e Lacco Ameno, con oltre 400 persone senza abitazione assistite dalla protezione civile, in attesa delle verifiche di agibilità sulle case danneggiate: persone che chiedono, al contrario, di non spegnere i riflettori mediatici sulle proprie difficoltà.