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I ragazzi de “II Volo” per la prima volta in Sardegna, nella suggestiva cornice del “Forte Arena” ed è subito un grande successo.

Cagliari 29 Lug 2017 - Ieri sera, per la prima volta, dopo otto anni di carriera, i ragazzi de “Il volo” si sono esibiti in Sardegna, scegliendo come location per questo evento la suggestiva cornice del “Forte Arena” all’interno del lussuoso Resort “Forte Village” di Pula, dove si è registrato il tutto esaurito.

Il gruppo nato dal talent show di Raiuno “Ti lascio una canzone” ha raggiunto, nel corso degli anni, un successo planetario conquistando dapprima l’America e altri paesi esteri fino ad ottenere popolarità anche in patria soprattutto con la vincita di San Remo nel 2015 con la canzone “Grande Amore”. Lo spettacolo che è stato proposto ieri sera al pubblico sardo “Notte Magica - Tributo ai Tre Tenori” - è stato un connubio di aree d’opera alternate a pezzi celebri della musica partenopea e internazionale. Con l’evento di ieri, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, hanno salutato ufficialmente l’Italia prima di volare, da Settembre, oltreoceano, alla volta dell’America Latina.

ieri sera 28 Luglio '17 i Volo al forteArenaieri sera 28 Luglio '17 i Volo al forteArena3Lo spettacolo ha avuto inizio con l’esibizione sul palco dell’Orchestra del Conservatorio di Sassari diretta dal maestro Diego Basso che ha suonato il brano “La forza del destino”. Al termine sono saliti sulla scena, con un completo grigio e camicia bianca, i tre artisti de “Il volo” proponendo subito un omaggio ai tre tenori con “Nessun dorma” tratto dalla Turandot. In successione si sono alternati: “Granada” e “Mattinata”. Dopo un divertente siparietto tra i tre ragazzi che hanno salutato il pubblico e mostrato le loro doti indubbie non solo come cantanti ma anche come cabarettisti, soprattutto, per quanto riguarda Ignazio Boschetto, hanno proseguito con alcune esibizioni da solisti.

Il primo a cantare è stato proprio Boschetto con “Una furtiva Lagrima” tratto dall’ “Elisir d’amore”, seguito da Ginoble con “La danza” e infine Barone con la sua possente voce da tenore applauditissimo con “E lucean le stelle” tratto dalla Tosca. Ciascuno di loro veniva presentato dagli altri due colleghi con divertenti battute tra loro.

I tre si sono esibiti nuovamente in trio, eliminando definitivamente le giacche, con il brano partenopeo “Torna a Surriento”.

L’orchestra ha deliziato il pubblico esibendosi da sola in un preludio della Carmen in cui il maestro Basso, oltre a dirigere i suoi orchestrali, esortandolo il pubblico a battere le mani, l’ha reso parte integrante nell’esecuzione del brano.

Il trio si è esibito in “Core ‘grato” per poi commuovere i presenti con “Ave Maria Mater Misericordiae”. I ragazzi hanno informato il pubblico del fatto che hanno regalato al Santo Padre, il cd contenente questo brano, promettendo che avrebbero utilizzato questa canzone come colonna sonora per alcune serate di beneficienza che i tre vorranno organizzare in favore dei terremotati del Centro Italia.

Durante uno dei loro siparietti Ignazio ha parlato del “porceddu” sardo e dei cibi che si trovano nei vari paesi in cui si esibiscono, scherzando sull’America e soprattutto su quanto ogni cosa lì abbia notevoli dimensioni.

A livello canoro, lo spettacolo è proseguito con l’alternanza di alcuni duetti: i due tenori con “Paese o’ sole”, baritono-tenore con “Maria” tratto dal musical “West side story” e la splendida e applauditissima “My way” di Frank Sinatra cantata da Gianluca e Piero. Altri brani che si sono succeduti sempre seguiti da applausi calorosi sono stati: “Tonight”, “Surdato ‘nnammurato”, “Cavalleria Rusticana” e tutto il trio si è esibito con il contributo degli spettatori in “Caruso”.

I tre giovani hanno salutato Fiorello presente tra il pubblico.

Le esibizioni sono proseguite con alternanza tra gli artisti nell’eseguire i brani: “En Aranjuez con tu Amor”, “No Puede Ser” per poi concludere in trio con “O sole mio” e “Libiamo ne’ lieti calici” tratto dalla Traviata di Verdi.

Nel richiestissimo bis di un pubblico che diverse volte si è alzato in piedi ad applaudire i tre artisti, lo spettacolo si è concluso con la canzone vincitrice del festival di Sanremo e a tutti nota: “Grande Amore”. Le due ore di esibizione de “Il volo” sono passate velocissime tra grandi canzoni e divertenti siparietti tra i tre artisti e il pubblico, come ad esempio, la proposta di matrimonio che Piero Barone ha ricevuto da una fan quindicenne di nome Martina che sosteneva che la madre lo avrebbe tanto voluto come genero.

Nonostante la giovane età, i tre ragazzi hanno un talento notevolissimo e sanno rendere i loro spettacoli molto suggestivi, divertenti e riescono a raggiungere diverse generazioni di pubblico dai nonni ai nipoti. Al termine dello spettacolo, i tre, si sono avvicinati a salutare il pubblico che li attendeva per una foto, trattenendosi a parlare con la maggior parte di loro e questo indubbiamente, si può considerare come una conferma che per essere grandi artisti non basta il talento ma è necessario anche il rispetto nei confronti del proprio pubblico. M.S.

 

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