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Forte terremoto tra Kos e Bodrum: 2 morti e oltre 200 feriti. Nave turca per evacuare 200 turisti

Notte di paura per gli abitanti dell'Egeo orientale e per migliaia di turisti che trascorrono le vacanze estive tra la Grecia e la Turchia. Due persone - un cittadino turco e uno svedese - sono morte per il crollo del soffitto di un bar e più di 200 sono rimaste ferite nell'isola greca di Kos, nel mar Egeo e nella turca Bodruma causa di una scossa di terremoto di magnitudo 6,7 con epicentro tra la città turca (l'antica Alicarnasso) e le vicine isole greche. A Kos persone spaventate sono uscite di casa e si sono riversate nelle strade temendo che le case potessero crollare. I turisti ospiti degli hotel hanno deciso di trascorrere il resto della notte all'aperto allestendo letti improvvisati. In mattinata una nave turca è stata predisposta per evacuare almeno 200 turisti. La Farnesina sta lavorando per verificare le condizioni di salute dei turisti italiani.

Le vittime secondo la polizia sono uno svedese e un turco, di cui non sono state ancora rese note le generalità. Sono stati travolti dal crollo del soffitto di un bar e delle pietre di case vicine.

A Kos sono rimasti danneggiati molti edifici del centro storico, tra cui anche l'antica moschea e la fortezza del 14/o secolo situata all'ingresso del porto principale. Mattoni caduti e altri danneggiamenti sono subito stati resi visibili dalle prime immagini riprese nella ''citta' vecchia'' di Kos, con i suoi caratteristici bar all'aperto e altri locali notturni, frequentati in questo periodo da turisti in maggioranza inglesi, tedeschi, olandesi e russi.

Sono proprio questi ultimi che, assieme a molti abitanti del centro storico dell'isola, hanno deciso dopo la scossa di passare il resto della notte all'aperto, cercando di riposare su letti improvvisati, allestiti con le sedie a sdraio di hotel e stabilimenti balneari e le lenzuola fornite dal personale degli alberghi. Il sindaco di Kos Giorgos Kyritsis ha detto che i soccorritori stanno controllando se vi siano persone intrappolate nelle case, visto che il sisma ha colpito nel cuore della notte, mentre altre squadre sono state inviate nei villaggi dell'isola per controllare i danni. Anche l'esercito, ha spiegato Kyritsis, è stato mobilitato assieme ai servizi di emergenza.

Il porto dell'isola è tra le strutture che hanno subito le maggiori lesioni, un traghetto in viaggio verso Kos non è riuscito a sbarcare, e tutti i servizi di trasporto marittimo sono stati poi sospesi. i palazzi danneggiati sono per la maggior parte quelli più antichi, costruiti prima dell'introduzione dei regolamenti di costruzione antisismici, sempre secondo quanto ha riferito il primo cittadino dell'isola. E tra i feriti ci sono gli abitanti di un palazzo crollato.

È stata una notte di paura per gli abitanti e i turisti. Abbiamo raggiunto al telefono un italiano, Angelo di Maria, che poco dopo la scossa ha twittato per raccontare cosa stava accadendo nell'isola: "La prima scossa è stata molto forte - ha detto - poi ce ne sono state altre". In ferie con la compagna, si trova a Kefalos, dal lato opposto dell'isola rispetto all'epicentro, eppure il terremoto si è sentito molto. Così come un piccolo tsunami. Qui il suo racconto.

Kos era famosa già nell'antichità perché lì nacque e fondò la prima scuola di medicina Ippocrate, e in tempi più recenti per la tragedia del piccolo Aylan, il bambino siriano che proprio in quelle acque trovò la morte, nel tentativo della sua famiglia di scappare dalla guerra.

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