Parigi, 13 Lug 2017 - Lontano da Washington dove il Russiagate rischia di sommergerlo, il presidente americano, Donald Trump, è arrivato a Parigi insieme alla moglie Melania, per una 'due giorni' di celebrazioni ma anche di colloqui politici che potrebbero essergli utili per uscire dall'isolamento diplomatico in cui si è confinato.
La coppia presidenziale, invitata per commemorare il centenario dell'ingresso degli Stati Uniti nella Grande Guerra, è atterrata di buon mattino all'aeroporto di Orly. E poi si è subito divisa: Trump all'ambasciata americana, a Place de la Concorde, per incontrare i connazionali a Parigi; la First Lady, senza neanche cambiarsi d'abito in un tailleur Dior rosso fuoco, in un ospedale pediatrico, il più grande della regione parigina, dove ha conversato in francese e inglese con i piccoli ospiti.
Nel pomeriggio la visita entra nel vivo con la parte diplomatica e commemorativa: Trump viene ufficialmente accolto da Emmanuel Macron alle 15:30 all'Hotel des Invalides, la Scuola Militare parigina dove è sepolto Napoleone; poi i due si trasferiranno all'Eliseo dove avranno un tête-à-tête, esteso successivamente ai principali collaboratori.
Rientrato appena tre giorni fa a Washington al termine del G20 di Amburgo, Trump, che non ama i viaggi, si è sobbarcato a sorpresa la fatica di attraversare di nuovo l'Atlantico per un faccia-faccia che tenta di riscrivere una relazione cominciata male e per resettare i rapporti tra i due Paesi.
A conferma della sua intenzione di diventare un punto di riferimento privilegiato in Europa, Macron ha invitato il capo della Casa Bianca appena un mese dopo aver ricevuto a Versailles il presidente russo, Vladimir Putin.
I due leader sono ideologicamente agli antipodi: il 39enne Macron, il più giovane presidente della storia moderna francese, si presenta come il nuovo bastione dell'ordine mondiale "liberale"; il populista Trump, con i suoi 71 anni, il più anziano mai eletto alla Casa Bianca, ha toni illiberali che lo portano a polarizzare il dibattito e ignorare le minoranze.
'America che piace a Macron, quella della Silicon Valley e delle start-up, non è l'America nazionalista di Donald Trump che avrebbe preferito Marine Le Pen all'Eliseo, la candidata di estrema destra battuta dal 'golden boy' della politica francese alle elezioni dello scorso 7 maggio.
Ingoiato lo smacco per l'uscita degli Stati Uniti dagli accordi internazionali sul clima di Parigi, Macron ha assunto un atteggiamento più morbido nei confronti di Trump rispetto agli altri partner dell'Unione Europea, soprattutto rispetto alla cancelliera tedesca Angela Merkel, manifestando pragmatismo nella sua determinazione a non isolare il presidente Usa.
I temi su cui cercare un terreno di intesa sono molteplici, a cominciare dalla lotta al terrorismo e la stabilità internazionale.
Al termine, intorno alle 18, è prevista la conferenza stampa congiunta. Per Melania, un tour prima nella Cattedrale di Notre Dame e poi sulla Senna insieme a Brigitte, consorte del presidente francese.
Solo in serata, le signore (che hanno l'una 24 anni di meno del marito, l'altra 24 di più) si riuniranno ai mariti per andare a cena al Jules Verne, il ristorante stellato dello chef Alain Ducasse, al secondo piano della Tour Eiffel, da cui si gode di una vista mozzafiato su tutta Parigi.
L'intera Tour Eiffel sarà evacuata e chiusa al pubblico a partire dalle 18.00. Parigi è ovviamente blindata, con una 'copertura' anche aerea e fluviale.
In previsione della visita di Trump, che coincide con un consiglio dei ministri franco-tedesco alla presenza della cancelliera, Angela Merkel, la prefettura di Parigi ha schierato tra oggi e domani circa 11mila tra poliziotti e gendarmi e 2.500 vigili del fuoco.
Domani la parata militare: la apriranno i soldati americani e per Trump, notoriamente appassionato di cose militari, sarà sicuramente un motivo di orgoglio. Subito dopo, ripartirà alla volta di Washington e gli toccherà rituffarsi nei grattacapi del Russiagate.
"Le differenze con gli Usa sono spiacevoli" ma il dialogo continua. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a Parigi nel giorno della visita del presidente Usa Donald Trump. Merkel ha fatto riferimento al presidente Usa durante la conferenza stampa all'Eliseo al fianco del presidente francese Emmanuel Macron, rispondendo a un giornalista che le ha chiesto un commento all'odierna accoglienza di Trump in pompa magna nella Ville Lumière. "Anche noi abbiamo ricevuto il presidente americano al G20 di Amburgo", ha ricordato la cancelliera, aggiungendo: "Tra noi ci sono punti di intesa come sulla lotta al terrorismo, ma anche chiare differenze come l'uscita deplorevole degli Stati Uniti dall'accordo sul clima di Parigi. Non ignoriamo le divergenze ma questo non significa che non ci si debba parlare". Merkel, che a Parigi, salvo sorprese, non dovrebbe incontrare l'omologo Usa, ha poi detto che "siamo tutti d'accordo nel dire che serve una stretta cooperazione con gli Usa, al di là delle opinioni". "Credo che le celebrazioni del 14 luglio siano un'occasione importante" per ricordarlo. "L'Europa da sola non può vincere la lotta al terrorismo - ha avvertito - e non è un caso se siamo membri della Nato. Macron ha poi preso la parola per dire che tra Francia e Germania "non ci sono divergenze sul modo di trattare con gli Stati Uniti. Non dobbiamo mai dimenticare che la storia è molto più grande di noi".