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Atti intimidatori contro sindaci e amministratori locali: oggi alla Camera la legge che introduce il reato di intimidazione contro gli amministratori locali. 

Roma, li 19 Giu 2017 – Oggi alla Camera la legge che, attraverso modifiche alla legislazione penale, introduce il reato di intimidazione contro gli amministratori locali. Con la Proposta di legge Lo Moro, già passata al Senato, e con le abbinate di contenuto similare proposte alla Camera da Romina Mura e Francesco Sanna, deputati del Partito democratico, gli articoli 388 del Codice Penale e 380 del Codice di Procedura Penale vengono integrati con la previsione del reato di minaccia o violenza, con reclusione da 1 a 7 anni, contro Sindaci e Amministratori locali in quanto componenti degli organi amministrativi cui la proposta di legge fa riferimento insieme a quelli politici e giudiziari. Si introduce nel Codice penale il nuovo articolo 339 bis che prevede l’aggravante nel caso in cui i reati di lesione personale, violenza privata, minaccia o danneggiamento, siano commessi, con intento ritorsivo, ai danni di un amministratore locale. Viene poi previsto attraverso l’integrazione dell’art. 90 del DPR 570/1960 la reclusione da 1 a 5 anni per chi, attraverso minacce ostacola la libera partecipazione alle competizioni elettorali.

“La nuova impostazione legislativa viene costruita intorno alla qualifica soggettiva della persona offesa. Fare il Sindaco o il Consigliere comunale fa la differenza. Perché il principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione può realizzarsi solo a condizione che l’eletto non sia condizionabile nel suo agire. Si definisce in tal modo una relazione fra il reato commesso e la funzione esercitata e rappresentata dalla vittima. E si mettono sullo stesso piano la condotta offensiva nei confronti dell’amministratore e quella a carico dello Stato di cui l’amministratore è rappresentante sul territorio”. Così la deputata Romina Mura intervenuta in Aula per il Partito democratico.

“Si auspica che il nuovo impianto legislativo, che andremo ad approvare, sia oltre che elemento deterrente, modalità per individuare i colpevoli degli atti intimidatori, considerato che a oggi sono rari i casi in cui le indagini producono risultati. Rimane fermo poi l’impegno, insieme alla previsione di strumenti investigativi e sanzionatori maggiormente efficaci, di costruire altre due condizioni fondamentali per rafforzare il ruolo politico e sociale degli Amministratori locali. Occorre cancellare ogni cono d’ombra che possa offuscare, sia da un punto di vista oggettivo che rispetto alla percezione dei cittadini, la linearità, la trasparenza, l’imparzialità, la legalità dell’attività amministrativa. In ogni sua fase. Necessita poi costruire una perfetta simmetria fra funzioni trasferite alle amministrazioni locali e risorse necessarie per esercitarle al meglio. Con l’approvazione della legge si compie un importante passo avanti nel riconoscere la complessità del ruolo del Sindaco. Ma tanta strada rimane, ancora, da fare”. Conclude la Deputata democratica.

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