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Portogallo in fiamme con 57 morti, a fuoco i boschi di Pedrógão: le vittime rimaste intrappolate nelle loro auto

Un violento rogo boschivo ha provocato almeno 57 morti e una sessantina di feriti in Portogallo nella località di Pedrogao Grande, nel distretto di Leiria nel area centro occidentale del paese. Le vittime sono in gran parte automobilisti rimasti bloccati dalle fiamme lungo la strada che collega Figueiro dos Vinhos a Castanheira de Pera. "E' difficile dire se fuggivano dall'incendio o se sono stati sorpresi dal fuoco", ha detto il MInistro dell'Interno Jorge Gomes. Le autorità hanno inoltre riferito che due persone risultano scomparse. Secondo il ministro dell'Interno, le fiamme si sono propagate "con molta violenza" e "in modo inspiegabile", muovendosi su quattro fronti. Molte persone sono state costrette ad abbandonare le abitazioni nella zona.

Oltre 700 vigili del fuoco e 190 mezzi sono stati mobilitati per spegnere le fiamme. Molte persone hanno dovuto abbandonare le abitazioni nella zona. Il Portogallo è stato investito in questi giorni da una ondata di caldo con temperature che hanno toccato anche i 40 gradi. Incendi boschivi sono in atto in diverse parti del paese. "Drammaticamente si tratta - ha detto il premier portoghese, Antonio Costa, che segue i soccorsi dalla sede nazionale della Protezione civile - della più grande tragedia sul fronte degli incendi boschivi". Questa notta sul posto si è recato anche il capo dello Stato, Marcelo Rebelo de Sousa.

Il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha annunciato su twitter l'attivazione del meccanismo Ue di Protezione Civile per il violento incendio di Pedrao Grande. Sono attesi due canadair provenienti dalla Spagna.

Esprimo profondo cordoglio per le numerose vittime causate dal tragico incendio che ha colpito il Portogallo, devastando vaste aree boschive attorno alla cittadina di Pedrogao Grande. L'Italia è vicina al popolo e al governo portoghese, pronta a dare tutto il supporto possibile, qualora fosse necessario". Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano.

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