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Grazia Deledda, una narratrice europea: Presidente Ganau al convegno dedicato alla scrittrice sarda premio Nobel per la letteratura

Sassari 25 Mag 2017 – «La storia di Grazia Deledda rappresenta il modello di donna che ha saputo dimostrare una tale forza da superare i pregiudizi sociali, riuscendo prima a sottrarsi alla condizione di emarginazione sociale cui erano condannate le donne sarde allora, e poi riuscendo ad imporsi in un mondo letterario riservato solo agli uomini. É stata un'autodidatta, ricordiamoci che le concezioni e le regole di quel tempo non consentivano ad una donna di seguire studi superiori, aveva ben chiaro cosa fare ed aveva coscienza del proprio valore».

Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau ha ricordato la figura della scrittrice sarda, intervenendo questo pomeriggio al convegno “Grazia Deledda, premio nobel 1927, una narratrice europea”, organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Università di Sassari, al quale è intervenuta, tra gli altri, la deputata di Forza Italia Elena Centemero, presidente della commissione Eguaglianza e non discriminazione del Consiglio d'Europa.

Il presidente del Consiglio ha ringraziato la deputata Centemero, prima firmataria della mozione parlamentare per la valorizzazione dell'opera deleddiana, volta ad impegnare il Governo ad una rivalutazione e studio nelle scuole della scrittrice sarda. Un' azione mirata in grado di promuovere il percorso artistico e di vita della scrittrice, come parte integrante della memoria collettiva, non solo letteraria ma anche civica, rappresentando ancor oggi un modello di emancipazione femminile.

Il presidente Ganau ha concluso il suo intervento ricordando la mostra che l'anno scorso il Consiglio regionale della Sardegna ha allestito nella sede dell'Assemblea sarda e che in tre mesi ha richiamato oltre 4800 visitatori.

«L’esposizione dedicata alla Deledda ripercorreva, attraverso un racconto per immagini, i momenti più significativi che hanno contrassegnato la vita e l’opera della scrittrice con alcuni inediti, i manoscritti e le corrispondenze tra la Deledda e l’intellettuale sassarese Luigi Falchi, donati nel 1999 alla biblioteca del Consiglio regionale dagli eredi dello scrittore». Red

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