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Via libera della Camera al testamento biologico: 326 sì, 37 no e 4 astensioni

Roma, 20 Apr 2017 - Dopo molti rinvii, è arrivato il primo via libera del Parlamento al testamento biologico. Con 326 sì, 37 no e 4 astenuti, l'aula della Camera ha approvato le norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. Rifiutare le cure per i pazienti diventa un diritto. Vietato l'accanimento terapeutico. Ok all'obiezione di coscienza per i medici che non sono disposti a staccare 'la spina'. Attraverso le Dat si potranno quindi lasciare le proprie volontà circa i trattamenti sanitari a cui sottoporsi o rifiutare, comprese idratazione e nutrizione artificiali.

A Montecitorio ha retto l'asse Pd-M5s che ha consentito di portare avanti l'iter della legge fino all'approvazione finale dopo un anno e 2 mesi di discussione tra commissioni e aula. A votare a favore, oltre a Partito democratico e Movimento 5 stelle, sono stati Sinistra italiana-Sel-Pos, Mdp, Psi, Alternativa libera. Hanno votato contro Ap, Lega, Udc, Fratelli d'Italia, Idea. Forza Italia, pur avendo un'indicazione di gruppo contraria al provvedimento, ha lasciato libertà di voto ai suoi deputati. Libertà di coscienza anche da Des-Cd e Civici e innovatori.

Dopo più di un anno di lavoro in commissione Affari sociali e un esame approfondito in Aula, la Camera "ha approvato la legge sul testamento biologico lungamente attesa. Il testo base, come è giusto che sia, è stato più volte modificato accettando le proposte che venivano da quanti erano realmente interessati al confronto nel merito. Siamo così arrivati ad un testo equilibrato che valorizza la relazione medico paziente nel pieno rispetto dell'art. 32 della Costituzione", commenta Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali e relatrice della proposta di legge sul testamento biologico. "È un testo equilibrato che rientra in una visione mite nel diritto, una legge di principi, non una elencazione puntuale di situazioni che il Parlamento ha avuto tutto il tempo per approfondire ed emendare".

Una nota del gruppo M5s spiega che "quello compiuto oggi dalla Camera è un passo fondamentale. Dopo decenni di attesa, finalmente i cittadini italiani vedono riconosciuto fino in fondo il diritto a poter scegliere del proprio corpo e della propria persona. Quello dell'approvazione della legge sul testamento biologico è un atto di civiltà. Adesso la parola passa al Senato, che può davvero scrivere una pagina storica".

"La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze perché con esso vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l'eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete. La battaglia però non è finita. Essa continua al Senato dove i rapporti di forza sono diversi e noi contiamo che i colleghi del Senato la proseguano fino alla vittoria". Così in una nota congiunta firmata dai deputati cattolici Paola Binetti e Rocco Buttiglione (Udc), Raffaele Calabrò (Ap), Benedetto Fucci (Cor), Gianluca Gigli (Des-Cd), Cosimo Latronico (Cor), Domenico Menorello (Civici e Innovatori), Alessandro Pagano (Lega Nord), Antonio Palmieri (fI), Eugenia Roccella (Idea) e Francesco Paolo Sisto (Fi).