Nuoro, 2 Mar 2017 - La mattina del 28 febbraio scorso il personale della Polizia di Stato della questura di Nuoro ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare coercitiva dell’obbligo di dimora nei confronti di P.M., di 36 anni, residente ad Orotelli poiché resosi responsabile del reato di riciclaggio.
La vicenda ha avuto inizio il 15 aprile 2016 quando nel corso di un attività di prevenzione, sulla S.P.129, all'altezza del bivio di Orotelli, era stato sottoposto a controllo un veicolo Mitsubishi Pajero, di colore bianco, condotto dall’uomo.
In tale contesto i poliziotti rilevarono alcuni particolari che li indussero a ritenere la provenienza illecita dell’autovettura, poi sequestrata, e la sua somiglianza ad analoga autovettura rubata nel precedente mese di febbraio. Nello specifico, è stato rilevato che la superficie del longherone, ove è impressa la combinazione alfa-numerica del telaio, risultava pulita e riverniciata di recente, a differenza della restante parte del longherone, ricoperto di fango secco e polvere.
Le successive indagini espletate dagli agenti della Squadra Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Ottana, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, dott. Andrea Garau, hanno consentito di rilevare le prime discrasie tra il colore della carrozzeria del veicolo condotto dal M.F. e la scheda tecnica del numero di telaio apposto sullo stesso che indicava come di colore blu il veicolo abbinato a tale telaio. Si accertava mediante sverniciatura del mezzo l'avvenuta manomissione del numero identificativo del veicolo. In seguito le successive attività tecniche hanno consentito di acclarare il coinvolgimento dell’arrestato, oltre che nel riciclaggio di alcune parti del veicolo in suo possesso, anche nel suo furto, emergendo la sua complicità con il carrozziere di Orotelli.
Infatti, la mattina del 26 luglio scorso, gli agenti della Squadra Polizia Giudiziaria e della Squadra Polizia Amministrativa, entrambe del Commissariato P.S. di Ottana, a seguito di controllo amministrativo effettuato presso la carrozzeria del P.S., hanno trovato e sottoposto a sequestro, una scocca riconducibile ad un veicolo Mitsubishi Pajero di colore Blu/Silver completa di placca metallica sulla quale risultava il numero identificativo del telaio nonché un veicolo Mitsubishi Pajero di colore blu in ottime condizioni con punzonato sul longherone lo stesso numero identificativo rilevato sulla predetta scocca di autovettura.
Riscontrati incontrovertibili elementi di correlazione tra la manomissione del veicolo Mitsubishi sequestrato a M.F. e il Mitsubishi rinvenuto e sequestrato nella carrozzeria del P.S., gli inquirenti hanno accertato l’ipotesi investigativa secondo la quale il P.S. è dedito a reperire veicoli "puliti" per riciclare quelli provento di furto. Infatti, la "placca" ben conservata e la documentazione inerente il mezzo (carta di circolazione e certificato di proprietà), successivamente sottoposti a sequestro, avrebbero consentito al P.M. di regolarizzare un veicolo di illecita provenienza.
Il carrozziere di Orotelli, attraverso la saldatura a filo continuo di placche (recanti nuovi numeri identificativi) sulle superfici metalliche recanti i numeri identificativi originali dei veicoli, avrebbe compiuto operazioni dirette ad ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa dei veicoli Mitsubishi. Da qui il deferimento all’A.G. Quindi questa mattina gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Orgosolo, al termine di oltre un anno d’indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica (P.M. Dr. Vacca) hanno dato esecuzione all‘ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.IP. presso il Tribunale di Nuoro (Dr. Pusceddu).







