Cagliari, 28 Feb 2017 - I consiglieri regionali del PD - Cesare Moriconi, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Daniela Forma, Valter Piscedda, e Antonio Solinas - si dichiarano insoddisfatti dalle risposte alle interrogazioni sui requisiti del Direttore amministrativo dell’Ats che l’Assessore della Sanità ha trasmesso al Consiglio Regionale il 7 febbraio scorso. È stato, perciò, richiesto l’avvio della procedura prevista dall’articolo 107, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale, affinché l’Assessore provveda a rispondere direttamente ai Consiglieri in sede di Commissione consiliare competente.
In particolare – ricorda Moriconi – con le interrogazioni n. 951/A e 954/A del gennaio scorso, si chiedeva all’Assessore della Sanità di chiarire, in modo circostanziato, la tipologia degli incarichi dirigenziali conferiti, nelle esperienze lavorative precedenti, al neo Direttore amministrativo dell’ATS, con riferimento a quella affidatagli dalla Giunta regionale della Basilicata il 30 dicembre 2010, specificandone l'articolazione della struttura e la dimensione della responsabilità di gestione delle risorse umane tecniche e finanziarie attribuitegli. E questo non per mera curiosità – continua Moriconi - ma perché solo da tali informazioni si comprenderebbe l’avvenuta maturazione, oppure no, dei requisiti richiesti dalla normativa vigente ai fini dell’assegnazione di tale responsabilità dirigenziale.
Il tutto – prosegue Moriconi – senza voler mettere in discussione il profilo professionale del dirigente amministrativo, ma con l’unico scopo di scongiurare il rischio che un eventuale sua inidoneità, ai sensi della stringente normativa vigente, potesse, o possa ancora, inficiare la legittimità degli atti adottati per competenza dallo stesso dirigente, con conseguenze facilmente immaginabili sul già fragile sistema sanitario sardo, unico vero motivo di interesse dell’iniziativa consiliare.
La risposta dell’Assessore – concludono i consiglieri del PD – si è risolta con una semplice nota di accompagnamento alla relazione con la quale il Direttore Generale di ATS esprimeva il proprio punto di vista su un provvedimento da se stesso adottato. Il difetto sta nelle funzioni di controllo che l’Assessore avrebbe dovuto e dovrebbe svolgere in ottemperanza ad una ordinaria iniziativa del sindacato ispettivo, prerogativa del Consiglio regionale, al fine verificare l’adeguatezza del provvedimento adottato dall’ATS ai sensi della normativa vigente, a tutela del funzionamento del sistema sanitario della Sardegna e di tutti i sardi.







