Press "Enter" to skip to content

Finanziaria 2016, Assessore Paci: la manovra non è illegittima e non è stata annullata, i giudici lo scrivono con chiarezza. Contestati tecnicamente (e già sanati) solo 31 milioni

Cagliari, 11 Gen 2017 - "La Finanziaria del 2016 non è illegittima, non è stata annullata né bocciata ed è pienamente operativa: viste le inutili e strumentali polemiche è evidentemente necessario ribadirlo e precisarlo ancora una volta". Lo dice l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci.

"L'impugnazione del Governo riguardava solo ed esclusivamente l'articolo 3 del Bilancio nella parte sul disavanzo tecnico e una somma pari a 31 milioni di euro. Una impugnazione solo ed esclusivamente tecnica, nata da una diversa interpretazione degli uffici, quelli regionali e quelli del Ministero, che non ha nessuna implicazione politica né può essere in alcun modo interpretata come una bocciatura dell'intera manovra. Non solo - aggiunge Paci - la situazione è stata già sanata dalla Giunta prima e dallo stesso Consiglio poi con la variazione di bilancio promulgata il 5 dicembre scorso, purtroppo qualche giorno dopo la sentenza emessa il 23 novembre ma pubblicata solo oggi, lo ripeto, a situazione già sanata da oltre un mese. Avevamo a suo tempo deciso di non costituirci in giudizio perché sarebbe stato una spesa notevole per le casse regionali e dunque per i cittadini, ma assolutamente inutile perché ci eravamo già impegnati a fare quella correzione tecnica indicata dal governo. Sono davvero incredibili la strumentalizzazione di chi parla di bocciatura politica e l'incompetenza di chi parla di annullamento dell'intera Finanziaria, perché basta leggere la sentenza per rendersi conto che non è assolutamente così".

Gli stessi giudici lo scrivono con estrema chiarezza: "In considerazione dell’inscindibile connessione esistente tra la norma impugnata e la struttura dei bilanci annuale e pluriennale, l’illegittimità costituzionale dell’art. 3 deve estendersi in via consequenziale all’intera legge reg. Sardegna n. 6 del 2016, ai sensi dell’art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), nelle parti in cui: applica al bilancio 2016 l’istituto del disavanzo tecnico; consente di impegnare somme eccedenti per euro 31.553.438,75 rispetto alle risorse effettivamente disponibili; non prevede l’individuazione specifica ed analitica dei crediti e delle relative scadenze che dovrebbero compensare tali operazioni (in senso conforme, sul riflesso invalidante di singole poste nei confronti dell’intero bilancio, sentenze n. 279 del 2016,  n. 266 e n. 250 del 2013)".

"Quindi l'illegittimità -  ripeto: già superata con la legge di variazione di bilancio -  si estende solo, soltanto ed esclusivamente all'impegno di spesa di 31 milioni di euro, come scrivono i giudici. Non all'intera Finanziaria", sottolinea ancora una volta Paci. Ed è evidente anche nel dispositivo finale dove la Corte "dichiara, in via consequenziale, in applicazione dell’art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), l’illegittimità costituzionale della legge reg. Sardegna n. 6 del 2016 nei sensi di cui in motivazione". Nei sensi di cui in motivazione, ovvero nell'articolo 3 del Bilancio per la parte del disavanzo tecnico da 31 milioni. "La situazione è chiara, la sentenza a disposizione di chiunque la voglia e la sappia leggere: parlare di annullamento della Finanziaria è un atto di malafede che non fa bene né ai sardi, perché vengono raccontate bugie pur di screditare l'avversario, né al dibattito politico, inquinato e falsato da interpretazioni che non hanno alcun fondamento giuridico, tecnico e politico", conclude Paci.