Il capogruppo di Fi, Pittalis ha quindi chiesto la possibilità di conoscere i nuovi progetti approvati sul Parco Geominerario e l’assessore Paci ha assicurato che è in corso la trasmissione dei documenti al Consiglio regionale.
In sede di dichiarazione di voto il capogruppo dei Riformatori, Dedoni, ha sottolineato che “non vi è traccia di nuovi progetti e nuovi piani operativi e che dunque la proroga è votata senza novità rispetto al passato”.
Marco Tedde (Fi) ha annunciato voto favorevole nonostante alcune considerazioni critiche: siamo in ritardo e qualcuno è responsabile del ritardo con il quale si procede.
«La Giunta dedica troppo tempo all’autopromozione – ha concluso Tedde - e poco alla ricerca delle soluzioni concrete per risolvere i problemi».
Ignazio Locci (Fi) ha affermato: «Faccio un plauso all’assessore Paci e la Giunta per aver cambiato posizione affermando come prioritario l’interesse di tutti i lavoratori del Parco Geominerario. Voto a favore».
Anna Maria Busia (Cd, Misto) ha dichiarato voto a favore ma “con vergogna”. «Voto a favorevole solo per i lavoratori perché la politica dal 2001 è responsabile di una situazione disperata che abbiamo ereditato, basta a ricordare che nel 2001 non si è svolte alcuna gara ma i servizi sono stati affidati con affidamento diretto all’Ati-Ifras».
Giorgio Oppi (Udc) ha dichiarato voto a favore: «Preciso che dal 2004 al 2009 governava il centrosinistra e in Giunta sedeva anche l’attuale presidente dell’esecutivo, annuncio, dunque, una richiesta di accesso agli atti sull’argomento».
Piero Comandini (Pd) ha annunciato voto a favore: «Ricordo però che il Parco Geominerario rappresenta una delle più grandi incompiute della Regione».
Il consigliere Alberto Randazzo si è detto a favore «ma allibito perché è mancata trasparenza soprattutto sui rapporti fra i lavoratori e Giunta regionale; ha rispetto per i 500 lavoratori che stanno tutti i giorni nei cantieri ma sarebbe stato meglio sopprimere dal testo le parole “in attesa” perché così si alimenta ulteriore incertezza». Il Consiglio, ha concluso, «ha diritto di conoscere tutti i documenti che riguardano il progetto del Parco Geominerario».
Il consigliere del Pd Luigi Ruggeri ha precisato di essere a favore «ma senza grande entusiasmo, perché da una parte va dato il giusto peso alle innovazioni introdotte dalla Giunta senza peraltro dimenticare i problemi di un affidamento senza controlli sulle attività svolta anche se in questa situazione non si poteva fare diversamente: però dall’altra restano alcuni elementi di amarezza perché si sta continuando ad assicurare stabilità lavorativa a persone che provengono da grandi crisi industriali, a differenza di quanto accade nei contesti di piccole e piccolissime imprese di cui quali nessuno si fa carico».
Il consigliere del gruppo Misto Mario Floris ha messo in evidenza in apertura che in realtà «l’affidamento di cui si parla è stato deciso a suo tempo non dalla Regione ma dai ministeri competenti». Ricordando poi la sua intenzione di intervenire sull’ordine dei lavori e riferendosi al dibattito sulla riforma costituzionale, Floris ha sostenuto che «quanto accaduto recentemente presenta molte anomalie, in ordine ad una riforma costituzionale che ci dà la dimensione dei pericoli che corriamo; rispetto a questo non possiamo restare indifferenti e, soprattutto, non possiamo restare indifferenti rispetto ad un Governo che entra a gamba tesa nella competizione referendaria, cosa mai accaduta nel passato, per sferrare un attacco fortissimo contro l’autonomia regionale».
Il presidente Ganau ha osservato che alcuni temi sollevati dal consigliere Floris non sono attinenti al dibattito ed al passaggio consiliare delle dichiarazioni di voto.
Il consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi, dopo aver premesso che «sarebbe stato giusto lasciare la parola al presidente Floris perché si può intervenire anche durante le dichiarazioni di voto, ha detto che «qualcuno tenta di difendere l’intervento della Giunta ma non si può dimenticare che sono passati tre anni trascorsi i quali non si può parlare di un grande progetto e non si può prendere in giro il Consiglio regionale, basta con i richiami strumentali al passato perché a metà legislatura non reggono più, che la maggioranza si metta d’accordo con se stessa».
Il consigliere di Forza Italia Stefano Tunis si è dichiarato favorevole alla legge «ma questo voto non si può far passare nè come giudizio storico nè come valutazione su quanto proporrà la Giunta regionale; il senso del voto è piuttosto quello di dare ai lavoratori la garanzia che, in attesa della definizione del progetto ci sarà la continuità lavorativa; è vero che ci sono problemi non sono attribuibili al Consiglio su responsabilità e controlli, ma il Consiglio deve legiferare tenendo presente l’interesse pubblico».
Il capogruppo di Foza Italia Pietro Pittalis, in premessa, ha lamentato la sottovalutazione dell’intervento del consigliere Floris che stava per formulare una proposta sull’ordine dei lavori «perché qualcuno sta confezionando msu specialità ed autonomia della Sardegna anche con le recenti visite della signora ministro (perché non ci sto a storpiare la lingua italiana), tentando di mettere la sordina al dibattito sull’autonomia sarda in presenza di una riforma costituzionale». Sul provvedimento, secondo Pittalis, «è sbagliato sovrapporre ruoli politici ad altri perché qualcuno ha conflitti di interesse e lucra sulle spalle dei lavoratori e spero di avere l’occasione di approfondire queste questioni con una operazione verità; l’assessore Paci, poi, parla di piano ma il piano non c’è».
Il consigliere Angelo Carta, sardista, ha ricordato che «l’assessore Mura venne in conferenza dei capigruppo a proporre il ricorso all’art. 102 ed alla procedura d’urgenza per istituire una commissione di analisi sulle procedure seguite perché in assessorato non c’è nessuno disposto a farlo, in modo da consentire al dirigente di firmare il provvedimento; questo accadde in estate, segno che la pratica era rimasta molto indietro».
Christian Solinas, anch’egli sardista, ha affermato che «la volontà politica è comune ma questa non è la soluzione, perché l’amministrazione proroga decine di convenzioni in attesa delle gare, mentre qui si sta prorogando con l’ombrello del Consiglio regionale pur non essendo una sua competenza e l’operazione è di natura diversa e copre, fra l’altro, chi è fuggito di fronte alle sue responsabilità».
Subito dopo il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge e, successivamente i primi 3 articoli che la compongono all’unanimità, con 54 voti.
Sull’art.3/bis il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sollecitato chiarimenti sulle coperture finanziarie, sia del 2016 (che sarebbe solo parziale) che per gli anni successivi.
Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha precisato che, per il 2016 le coperture sono da completare, per circa 8 milioni, mentre quelle per gli altri anni dovranno essere analizzate alla luce del nuovo bando. Subito dopo il Consiglio ha approvato anche l’art.3/bis.
Prima del voto finale, prendendo la parola per dichiarazione di voto, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha ribadito il parere favorevole del gruppo, osservando però, anche sulla base di quanto affermato dal consigliere Christian Solinas, che «ci sono elementi che potrebbero determinare l’impugnazione da parte del governo perché la proroga di una gara è un atto amministrativo che rientra nella sfera gestionale e non in quella legislativa; il Consiglio, quindi, sta esercitando un ruolo di supplenza nei confronti della Giunta troppo attenta al marketing e all’autopromozione ma qui sono in gioco questioni diverse cioè, nello specifico, fare atti amministrativi nei tempi stabiliti, questo modo di procedere è uno schiaffo all’ordinamento regionale e prima o poi dovremo riflettere su questa maniera sbagliata di legiferare».
L’altro vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda si è detta dispiaciuta dall’andamento del dibattito «perché dalla minoranza sono arrivati segnali di distensione ma non al punto di dimenticare che questa partita è aperta da tre anni; per carità, sappiamo che è una partita complessa nella legittimità e che occorre salvaguardare i posti di lavoro mettendo in campo un nuovo progetto, ma è inutile negare che ci sono state incomprensioni fra la Giunta e la maggioranza; lo dimostra anche l’intervento dell’assessore Paci al posto dell’assessore Mura, competente per materia».
Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione la legge che il Consiglio ha approvato con 54 voti favorevoli. Subito dopo ha tolto la seduta.
Il lavori dell’Aula riprenderanno nel pomeriggio alle 16.30.-
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è stata approvato all’unanimità (52 voti favorevoli su 52 votanti).
La seduta è stata quindi sospesa. I lavori del Consiglio riprenderanno nel pomeriggio alle 16.30.