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Falstaff al Teatro Lirico di Cagliari: l’opera, il testamento musicale di Giuseppe Verdi, presentato a Cagliari, merita di essere visto.

Cagliari, 18 Nov 2016 - Agli sgoccioli della stagione lirica 2016, il Teatro Lirico di Cagliari offre al suo pubblico l'ultima opera di uno dei più grandi ed amati compositori italiani, Giuseppe Verdi. Si tratta di Falstaff, una rappresentazione, suddivisa in tre atti, che racconta le vicende tragicomiche del cavaliere Sir John Falstaff, abituato a vivere di rendita, dedito a mangiare, bere e ad orchestrare tranelli ai danni di donne facoltose facendo valere le sue presunte doti di seduttore. Tuttavia, questa sua convinzione deve ben presto fare i conti con l'inganno orchestrato ai suoi danni da quelle che possono definirsi, seguendo l'ispirazione shakeaspiriana di Verdi, le "Comari di Windsor", Alice Ford e Meg Page. Infatti le due donne, che secondo la logica del cavaliere dovrebbero cedere ai suoi corteggiamenti e al suo irresistibile fascino, finiscono per ridicolizzarlo nei modi più esilaranti. Egli comprende in tal modo come le sue capacità di dongiovanni ed il suo aspetto, specie il suo rigonfio pancione che esalta in modo narcisistico ("In quest'addome c'è un migliaio di lingue che annunciano il mio nome"), siano ben poca cosa nel mondo reale. Qui viene infatti deriso e denigrato da tutti, compresi quelli che credeva due suoi fedeli compagni e servitori, Pistola e Bardolfo e la sua grassezza, da esso ritenuta simbolo della sua attuale bellezza, seppur con una certa nostalgia per la sua giovinezza ("Quando ero paggio del duca di Norfolk ero sottile, ero un miraggio vago, leggero, gentile, gentile"), si rivela essere l'elemento maggiormente ridicolizzato dai suoi ingannatori ("Pancia ritronfia! Spacca-farsetti!, Sfonda-sedili! Triplice mento!").

interpreti-opera-falstaffQuest'opera comica, ma con diverse sfumature tragiche, viene riprodotta dinanzi al pubblico cagliaritano mediante l'impiego di una scenografia particolare. Infattim il regista Daniele Abbado e lo scenografo Graziano Gregori optano per una soluzione innovativa, consistente nell'impiego di una pedana in legno che funge da palco per gli interpreti per tutta la durata dello spettacolo. Tale elemento scenografico è connotato da diverse peculiarità come le botole che lo circondano e che permettono agli attori di entrare ed uscire dalla scena, nonché da parti separabili e da spazi per l'inserimento di diversi pannelli che consentono il passaggio da un'ambientazione ad un'altra. Questi effetti agevolano in tal modo la transizione delle diverse scene con soluzione di continuità e senza distogliere l'attenzione dalla storia che nel frattempo continua a svolgersi.

Per quel che riguarda i protagonisti di questo allestimento, il Maestro Donato Renzetti ha pienamente meritato gli applausi che gli spettatori gli hanno regalato al termine della rappresentazione, dirigendo in maniera lineare l'orchestra e con piena fedeltà ai dettami musicali di Verdi. E' degna di nota altresì l'interpretazione di Roberto de Candia, nei panni del protagonista Falstaff, che riesce con grande abilità a cogliere gli aspetti comici del personaggio. In tal senso sono pienamente esilaranti i siparietti a cui dà vita nelle scene con Mrs. Quickly (Agostina Smimmero), intenta ad omaggiarlo con numerose riverenze di cui il cavaliere ben presto si stufa, mostrando una certa impazienza. Dal punto visto canoro, gli interpreti che maggiormente lasciano un segno sono per l'appunto Agostina Smimmero e Marco Ciaponi, nei panni del giovane ed innamorato Fenton.

Alla luce di tutte queste caratteristiche ben può ritenersi che il Falstaff posto in scena al Teatro Lirico di Cagliari, sia un'opera senz'altro meritevole di essere vista specie da chi non conosce questo ultimo lavoro del maestro emiliano. La storia, come detto dal taglio tragicomico, ricca di momenti esilaranti, nonché l'allestimento realizzato per la sua rappresentazione costituiscono degli ottimi motivi per non perdersi uno degli ultimi appuntamenti di questa stagione lirica, in attesa dell'inizio della nuova in grado di regalare sempre nuove emozioni.

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