Cagliari, 28 Giu 2016 - Alla ripresa dei lavori, lo stesso Solinas ha chiesto di poter votare il testo per parti separate, la prima fino al comma 6 compreso e la seconda per il solo comma 7.
Il presidente ha accolto la richiesta.
Per dichiarazione di voto, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde si è detto «molto perplesso, siamo di fronte ad un passo indietro rispetto alla legge perché il Governo ne ha censurato alcune parti in base al codice Urbane che esclude dall’autorizzazione paesaggistica solo le modifiche che non incidono su stato dei luoghi, mentre noi con l’emendamento deleghiamo le procedure alla Giunta ma così la legge viene impugnata di nuovo; stiamo solo cercando di aggirare l’ostacolo».
Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha sollecitato maggiore chiarezza, «perché così come è scritto non si capisce l’obiettivo ed è contraddittorio, si parla di interventi che modificano aree boscate e destinazioni d’uso, cose in realtà molto diverse, mentre delega alla Giunta non ha significato, a parte il fatto che ancora una volta eccediamo in burocrazia e non semplifichiamo affatto le norme per i cittadini».
Il consigliere Salvatore Demontis, del Pd, ha sottolineato che «l’adeguamento dell’art.19 alle osservazioni del Governo, è già nel comma 6, che garantisce la Regione; in realtà non si è voluto affatto declassare il Ppr ma semmai correggere un termine sbagliato e la Regione, col termine di coordinamento, voleva dire coerenza con il Ppr». Per certi aspetti, ha concluso, è «una precisazione che arriva al momento giusto per sottolineare che codice Urbani è una grande riforma economico-sociale quindi sovra ordinata rispetto alle norme regionali, una sottolineatura che ci sarà molto utile per la prossima legge urbanistica».
Il relatore Antonio Solinas (Pd) ha messo l’accento sul fatto che non si stanno modificando i contenuti sostanziali della legge che è stata impugnata solo in alcune parti.
L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, nell’esprimere parere favorevole, si è detto convinto che «con le modifiche apportate mettiamo al riparo le legge da possibili rilievi di incostituzionalità».
Successivamente è stato votato ed approvato l’art.3 nella versione emendata fino al comma 6 (compreso), mentre è stata respinta la parte relativa al comma 7.
Sull’art. 4 è stato presentato un emendamento sostitutivo parziale (Tatti e più) con cui, ha spiegato lo stesso Tatti (Udc), si precisa che il gettone di presenza assegnato ai componenti del comitato territoriale «è riservato ai Sindaci dei Comuni che hanno concesso porzioni del loro territorio all’Agenzia Forestas; annullando questa parte della legge il Governo ha fatto un po’ di facile populismo ma in realtà norma non è chiara pur richiamando testo unico enti locali 267/2000, che però dice che la partecipazione è connessa all’esercizio dei funzioni pubbliche». È esattamente il nostro caso, ha concluso Tatti, «perché riteniamo che debbano svolgere queste funzioni anche i Sindaci dei piccoli Comuni».
Dopo i pareri contrari espressi dal relatore e dalla Giunta, l’emendamento proposto dal consigliere Tatti è stato respinto con 44 voti contrari e 3 favorevoli.
Successivamente Il Consiglio ha approvato gli articoli 4 e 5 della legge mentre lo scrutinio finale sul testo ha fatto registrare 31 voti favorevoli e 15 contrari.
Aperta la discussione generale sulla Pl n. 238 (Cocco Pietro e tutti i capigruppo consiliari) “Modifiche alla legge regionale 12 agosto 1997, n. 21” tendente a modificare la disciplina della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, il presidente della commissione Pubblica Istruzione, Gavino Manca (Pd), ha fatto richiesta di sospensione dei lavori che il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha accordato.
Alla ripresa della seduta, il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha annunciato il ritiro del provvedimento “per mancanza di copertura finanziaria dello stesso”. Non avendo riscontrato opposizioni, il presidente dell’Assemblea sarda ha quindi dichiarato conclusi i lavori e annunciato la convocazione della Quinta commissione per domani, mercoledì 29 giugno alle 9.30 e quella del Consiglio a domicilio.