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Gdf Cagliari scopre truffa di circa 1,8 milioni di euro, 11 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria.

Cagliari, 11 Mag 2016 - Al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Cagliari dott. Danilo Tronci, i finanzieri della tenenza di Sarroch hanno scoperto una truffa di circa 1,8 milioni di euro compiuta nei confronti dei condomini del residence “Rocce Rosse”, struttura alberghiera sorta alla fine degli anni ’60 di fronte al golfo di Teulada, in località “Sa Canna”.

Undici persone, di cui dieci di origine campana, sono state denunciate a vario titolo all’autorità giudiziaria per i reati di truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed estorsione.

Il complesso residenziale, costituito per metà da appartamenti acquistati da privati e per metà dal sito alberghiero di proprietà di una società con sede legale ad Avellino, è stato oggetto, dal 2008, di rilevanti interventi di ristrutturazione. E in relazione a questo, i militari hanno accertato che un noto commercialista di Avellino, con la complicità dell’amministratore dell’intera struttura, di origini cagliaritane, ha provveduto ad assegnare l’esecuzione dei lavori ad una società irpina a lui riconducibile la quale, oltre a non aver mai presentato preventivi di spesa, esercitava il commercio all’ingrosso di abbigliamento.

Una volta assegnati, i lavori sono stati successivamente subappaltati ad altre società campane compiacenti. A quel punto, con la connivenza di uno studio professionale, sempre della provincia avellinese, incaricato della progettazione e direzione dei lavori, sono stati gonfiati i computi metrici della parte residenziale della struttura, in modo tale da far ricadere sugli ignari inquilini le spese di competenza dell’hotel – pari a circa 1,8 milioni di euro – per il rifacimento del tetto, la posa in opera di infissi, ascensori, una piscina, una spa ed un depuratore.

Infatti, per giustificare i costi a carico dei privati, le società esecutrici dei lavori hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 5 milioni di euro.

I malcapitati condomini, inoltre, si sono visti recapitare presso le proprie abitazioni decreti ingiuntivi predisposti ad arte dalle ditte esecutrici dei lavori, con i quali veniva richiesto loro l’addebito di ulteriori spese in aggiunta a quelle già ingiustamente sostenute.

Gli uomini delle Fiamme gialle, a questo punto, per i risvolti di natura fiscale sono state sequestrate, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, quote societarie per un importo complessivo pari a 700.000 euro.

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