Porto Torres (SS), Ieri, i Carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno arrestato Alfredo Bastia, di 35 anni, della città portuale del Nord Sardegna, con precedenti di polizia, perché accusato di tentato omicidio ed atti persecutori nei confronti della ex fidanzata, una donna del posto.
Non era la prima volta che i militari sono intervenuti presso l’abitazione della vittima per tentare di convincere l’uomo che i suoi comportamenti potevano essere interpretati non come gesti di un corteggiamento non corrisposto ma proprio come atti persecutori. Ed, inoltre, non era nemmeno la prima volta che la donna ricorreva all’intervento dei carabinieri della compagnia di Porto Torres, per far desistere il suo ex fidanzato dal proseguire nei suoi comportamenti vessatori, minacciosi ed anche violenti che avevano costretto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita a causa proprio della paura che era generata dalla concreta possibilità che potesse trovarsi l’ex ad aspettarla fuori di casa.
Poi, ieri, ieri il culmine della violenza che avrebbe potuto sfociare in conseguenze ben più nefaste se non fosse stato proprio per il pronto intervento degli uomini del Nucleo Radiomobile cc che a seguito di una richiesta di soccorso arrivata al 112, si sono precipitati a casa della donna.
All’arrivo dei carabinieri la vittima era in lacrime, con il volto visibilmente tumefatto e non riusciva nemmeno a raccontare la dinamica dei fatti. L’aggressore, invece, in stato confusionale, ripeteva di non aver compiuto nessun crimine. Quindi i militari dopo aver condotto la donna in una struttura sanitaria per le prime cure mediche ed essersi assicurati che il Bastia non facesse perdere le sue tracce, hanno attivato la macchina investigativa e condotto gli accertamenti del caso che hanno permesso di acclarare la dinamica dei fatti.
Con un ingegnoso artifizio, il pregiudicato, simulando di essere il padrone della casa dove alloggia in affitto la sua ex, è riuscito a farsi aprire la porta dell’abitazione da un altro condomino e ad entrarvi mostrando sin da subito le sue reali intenzioni. Infatti, dopo aver afferrato la vittima per il collo ed averla bloccata sul letto, con un cuscino aveva tentato di soffocarla urlandole che l’avrebbe ammazzata perché almeno così sarebbe stata per sempre sua e non lo avrebbe più tradito.
Solo l’estrema determinazione della donna le ha permesso di divincolarsi e sfuggire alla morsa letale dell’ex fidanzato che comunque era riuscito ad afferrarla per i capelli e a sbatterla violentemente contro il muro. Le urla di disperazione della donna hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa che dopo aver avvertito gli uomini dell’Arma, hanno cercato di capire cosa stesse succedendo ed una volta realizzato che la malcapitata versava in pericolo di vita per uno scontro con il suo ex, le avevano offerto rifugio in attesa dell’arrivo dei militari.
I carabinieri, una volta giunti sul posto, hanno raccolto tutte le testimonianze e poi la deposizione della vittima hanno reso nulle le giustificazioni del Bastia per il quale sono scattate le manette ai polsi in quanto dichiarato in arresto e una volta ultimate le formalità di legge in caserma è stato trasferito e richiuso nel carcere di Bancali.