Quartu Sant’Elena (Ca), 6 Mar 2016 - Ieri sera, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena, coordinati dal Tenente Cau e dal Luogotenente Cabras, durante di un’attività di controllo del territorio finalizzata a contrastare il traffico e la cessione di sostanze stupefacenti, hanno effettuato un mirato servizio antidroga nella piazza Sandro Pertini dove insiste un giardino pubblico abituale ritrovo di minorenni.
L’attenzione degli investigatori dell’Arma è stata attirata dall’arrivo nella piazza, di tre giovani (Mirko Cogoni di 19 anni, F.D. e D.M. entrambi minori), verso i quali un altro giovane in bicicletta si dirigeva e con loro scambiava qualche parola, ma subito dopo si allontanava repentinamente. Quindi Cogoni a questo punto, in compagnia dell’altro minore si è spostato verso l’estremità della piazza, ove ha estratto dalle tasche del giubbotto un involucro in cellophane che ha poi occultato all’interno di un blocchetto di cemento. Subito dopo si sono spostati nel vicino marciapiede dove i due hanno nascosto nel terreno un’altra busta in cellophane e D.M., invece, è rimasta ferma con funzioni di vedetta.
Terminate queste azioni, i tre ragazzi si sono riuniti e confabulavano fra loro, fino all’arrivo di un giovane in bicicletta che si è diretto verso il Cogoni al quale ha consegnato qualcosa. Quest’ultimo si è subito dopo allontanato per recuperare della droga da uno dei nascondigli e l’ha consegnata al giovane in bicicletta, che poco distante è stato fermato, controllato dai militari e trovato in possesso di 01,05 grammi di hashish (si tratta di un quindicenne che verrà segnalato al Prefetto di Cagliari quale assuntore di stupefacenti).
A questo punto sono stati anche fermati i tre giovani e dai nascondigli anzidetti sono stati recuperati: una busta in cellophane nero contenente 7 involucri di Marjuana di 5 grammi circa e 21 pezzetti di Hashish per un peso di 36 circa.
A questo punto Cogoni è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del processo per direttissima, mentre gli altri due sono stati deferiti in stato di libertà di libertà all’A.G. per i minori per lo stesso reato.