Roma, 24 Feb 2016 - Con tutta probabilità il maxiemendamento del governo sulle Unioni civili che sostituisce il teso del ddl Cirinnà e stralcia le adozioni sarà presentato nell'aula del Senato domani. A Palazzo Madama si sta ancora votando sul decreto Milleproroghe. Il voto di fiducia sul decreto comincerà oggi alle 18. La seduta, ha riferito in aula al termine della capigruppo il presidente Pietro Grasso, "verrà sospesa dalle ore 13 alle 16 per consentire i lavori delle commissioni, relativamente agli argomenti compatibili con lo svolgimento della fiducia. Il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, intervenendo in aula, ha protestato per "l'ostruzionismo della maggioranza, che sta prendendo tempo perché continua ad essere in difficoltà sulle unioni civili". Ma il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti garantisce che non ci sarà "nessuno slittamento per le Unioni civili. Stasera dopo la fiducia al Mille proroghe saremo in Aula del Senato con il maxiemendamento".
Ieri la sofferta decisione. "Tra il 'tutto mai' e 'un pezzo oggi' è meglio subito la legge: il rischio è la paralisi, la palude". In nome dell'interesse superiore ad approvare l'attesa legge sulle unioni civili, Matteo Renzi ottiene il via libera del Pd ad approvarla al Senato "entro la settimana" con un voto di fiducia, ma senza "un pezzo". Salta la norma sull’adozione del figliastro, il diritto per gli omosessuali di adottare il figlio del partner. E dovrebbero così arrivare quasi tutti i voti dei centristi di maggioranza. Protesta l'opposizione, M5s su tutti. E insorgono le famiglie arcobaleno, che dopo lo stralcio delle adozioni minacciano lo "sciopero del voto".
Rilancia il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di una vista alla Fondazione Santa Lucia a Roma: "Lo stralcio dell’adozione del figlio dell’altro non è sufficiente. In questi momenti il Pd e il mio partito stanno lavorando per cercare di costruire questo emendamento in modo tale che non ci siano quelle equiparazioni al matrimonio che noi riteniamo incostituzionali".
"Già togliere l’adozione del figliastro dal testo delle unioni civili è un errore. Altri cedimenti a Ncd sarebbero inaccettabili". Lo afferma Roberto Speranza, deputato che guida la minoranza Pd, dopo che Ncd ha chiesto ulteriori modifiche alla legge sulle unioni civili. "Nell'assemblea del gruppo Pd al Senato ieri è stata prospettata una soluzione che ripartiva dal testo Cirinnà con gli emendamenti già concordati e presentati dal collega Lumia, al netto dello stralcio dell'art.5 della ddl. Non soltanto dalla minoranza ma anche da altri autorevoli colleghi è stato detto che non si poteva andare oltre nel tentativo di assecondare ulteriori richieste di Area Popolare. Si rispetti questa impostazione, condivisa da Renzi nella replica, perché altrimenti è meglio percorrere la via parlamentare in cui ognuno di fronte al Paese si assume le proprie responsabilità". Afferma il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, replicando alle dichiarazioni del Ministro Lorenzin.