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Lavori Consiglio Sardegna: prosegue il dibattito sul “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”. L’Aula approva l’art. 5 (Piano di riordino territoriale). I lavori riprenderanno martedì 19 gennaio alle 16 (2)

Cagliari, 14 Gen 2016 - Sull’emendamento 2326 è intervenuto il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, che ha detto: “Approvando questo articolato finirà che il Consiglio regionale sarà del tutto inutile perché basterà la giunta. Pensateci bene”.

Per Paolo Truzzu (Fli) “visto che ci avete chiesto una mano, l’unico contributo che possiamo offrirvi è l’invito a ragionare, cosa che voi non state facendo. State rifiutando ai poteri dell’Aula, ovvero alla dignità del ruolo”.

Secondo Attilio Dedoni (Riformatori) “l’alternanza tra centrodestra e centrosinistra che ha caratterizzato i governi della Sardegna negli ultimi lustri ci impone di pensare che le riforme debbano sempre essere condivise. Perché volete forzare la mano? State sbagliando ad attribuire i poteri del Consiglio alla giunta. La politica ha basso consenso tra i cittadini anche perché le istituzioni vengono messe in condizioni di non agire”.

Ha preso poi la parola Pierfranco Zanchetta (Upc), secondo cui “la proposta ha elementi di ragionevolezza, per riaffermare il nostro ruolo”.

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha detto che “con questo provvedimento il Consiglio non perde nessun ruolo perché è normale che il piano di riordino debba essere trattato dalla Giunta con i Comuni”.

Per Angelo Carta (Psd’Az), invece, “il piano di riordino non è una cosettina e se è sbagliato è del tutto evidente che la legge non sarà mai applicata. Ecco perché io credo che la competenza debba rimanere al Consiglio”.

Secondo Oscar Cherchi “è importante capire qual è la linea della Giunta. Dovremmo indicare noi i paletti alla Giunta, perché la Giunta rispetti il percorso e i tempi, che non sono secondari”.

Opinione identica anche per l’on. Ignazio Locci (Forza Italia), che ha detto. “Quante volte il Consiglio ha previsto che le competenze rimangano in casa e non le ha delegate alla Giunta? Non accade forse così per la rete ospedaliera?”.

Per Lotto (Pd) ”basta leggere la legge per capire che il Piano sarà comunque inviato alla commissione consiliare. E si legge anche che il Consiglio può inviare osservazioni. Davvero, in nessun caso mi sembra che si possa gridare alla mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio. Al contrario, se facessimo diversamente metteremmo in discussione il principio secondo cui sono le autonomie locali a decidere il loro futuro istituzionale”.

È intervenuto anche il leader sardista Cristian Solinas “nel momento in cui si deve decidere chi stabilirà se Teulada sarà con Domusdemaria o con Sant’Anna Arresi? Con le vostre norme è la giunta regionale. E non va bene, perché con l’attuale forma di governo l’esecutivo non ha legittimazione popolare diretta ma è un consesso di collaboratori del presidente della Regione. Si tratta di bilanciare poteri”.

Per il consigliere regionale Gianni Tatti (Udc) “l’intervento di Solinas è importante. In effetti la Giunta è una rappresentanza del presidente mentre il Consiglio rappresenta i sardi. Dunque, il Piano deve essere di competenza del Consiglio e la Giunta deve solo attuare la decisione del Consiglio.

L’emendamento 2326 è stato messo in votazione e respinto.

A seguire, l’emendamento 2489 è stato messo in discussione dal presidente del Consiglio e respinto dall’Aula.

Bocciato anche l’emendamento 2392, 2328, 2329.

Approvato invece l’emendamento 1950, sostitutivo totale.

Respinto l’emendamento 2394, modificativo dell’emendamento 1951. Respinto anche l’emendamento 2930 e così il 2331, 2333, 2332.

Approvati l’emendamento 2395.

Il presidente ha poi comunicato la conclusione della seduta.

I lavori riprenderanno martedì 19 gennaio alle 16. Red

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