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Mali: liberati gli ostaggi nell’hotel di bamako, 27 morti nell’attacco jihadista

Cagliari, 20 Nov 2015 - Almeno 27 persone morte. È questo il bilancio provvisorio dell'attacco jihadista all’hotel Radisson Blu di Bamako in Mali. Tutti gli ostaggi, erano 170, sono stati liberati dalle forze di polizia, ha riferito un ministro maliano citato dai media francesi. L'albergo era stato preso d'assalto questa mattina da un commando armato islamista. Secondo quanto riferisce al-Jazeera si tratterebbe del gruppo 'Mourabitoun', cellula di al-Qaeda, che ha rivendicato l'attacco.

Nell'assedio sono stati presi in ostaggio 130 clienti e quaranta dipendenti. Le forze speciali maliane hanno sferrato prima un blitz, poi un secondo assalto e hanno liberato via via gli ostaggi. Mentre i jihadisti avrebbero rilasciato quelli che sapevano recitare il Corano. Tra gli ostaggi c’erano anche 5 uomini della Turkish Airlines e 12 dell'Air France. Per quel che si sa, al momento dell'assalto dentro l'hotel c'erano francesi, indiani, cinesi, turchi e guineiani e americani.

Ad agire un numero non precisato di terroristi (potrebbero essere una decina). Sul posto sono intervenuti soldati, polizia e forze speciali maliane, aiutati da forze di peacekeeping Onu Minusma, oltre a truppe francesi, gli uomini della vicina ambasciata. Da Parigi sono partiti alla volta di Bamako una quarantina di 'teste di cuoio' della gendarmeria francese oltre a una decina di esperti della polizia scientifica.

"Al momento non risultano italiani coinvolti nell'attacco in Mali", ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ricordando tuttavia che "ci sono nostri connazionali a Bamako e una ventina di militari impegnati nelle diverse missioni". "La situazione è molto tesa, d'altra parte è un paese in cui il rischio islamista e terrorista è molto presente", ha aggiunto.

"Ancora una volta i terroristi hanno voluto segnare la loro presenza barbara, in luoghi dove possono uccidere e impressionare. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà al Mali, un Paese amico", ha detto il presidente francese François Hollande, invitando i francesi a Bamako a raggiungere l'ambasciata e a mettersi al sicuro.

"Colpiremo Daesh (l'Isis) senza fermarci per annientare le sue capacità d'azione", ha assicurato il premier francese, Manuel Valls, parlando di "minaccia senza precedenti" e "globale".

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha detto che è stata istituita una "unità di crisi" presso l'ambasciata francese a Bamako.

Blu Hotel è un albergo con clientela internazionale, molto frequentato da diplomatici e da uomini d'affari stranieri, considerato il più sicuro della città e dove dunque alloggiano spesso gli equipaggi di Air France che fanno scalo nella città.

L'attacco jihadista all'albergo, situato nella zona residenziale della citta, è cominciato intorno alle 7 di mattina. Gli assalitori sono arrivati a bordo di un'auto immatricolata con targa diplomatica: sparavano colpi di arma da fuoco e urlavano Allah Akbar, ha raccontato un testimone. Sekouba Bambino Diabate, un cantante guineiano rimasto intrappolato e che è riuscito a liberarsi, ha raccontato di aver sentito i terroristi parlare tra di loro in inglese.

Secondo al-Jazeera,i  jihadisti sono uomini di Ansar Dine; la sicurezza maliana, ha invece chiamato in causa il gruppo militante al-Mourabitoun, legato al Al Qaeda.

Tutto il settore settentrionale del Mali fu occupato da milizie jihadiste, alcune con legami ad al-Qaeda, per gran parte del 2012. Molti gruppi jihadisti furono snidati grazie a un'operazione militare internazionale su iniziativa francese, lanciata nel gennaio 2013 e che è ancora in corso. Ma alcune zone del Paese rimangono ancora fuori dal controllo delle forze maliane straniere. E se fino a qualche tempo fa gli attacchi jihadisti erano rimasti concentrati nel nord, dall'inizio del 2015 si sono estesi al centro e, da giugno, al sud del Paese.