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Violenza in adolescenza. Firino al convegno “sui generis”: “combattiamo ogni forma di discriminazione tra i giovani”

Cagliari, 18 Set 2015 – “La violenza in adolescenza e tutte le forme di discriminazione, specie tra i più giovani e in età scolare, sono temi da prendere in grande considerazione. E’ un dovere prima di tutto morale, del quale la politica deve farsi carico attraverso un’analisi attenta e la ricerca delle soluzioni più adeguate”. A dirlo questa mattina l'assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, durante il suo intervento nella seconda giornata dedicata alle pari opportunità "Sui generis". L’iniziativa è stata organizzata a Cagliari dagli Ordini di Medici, Avvocati e Psicologi, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Cagliari, Regione Sardegna e Comune di Cagliari -alla sua terza edizione- nell' Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza.

I temi. Gli argomenti trattati spaziano dai diritti delle donne, alla violenza e l'etica, passando per il lavoro e l'orientamento sessuale e l'identità di genere.
La giornata di oggi è stata dedicata al tema della violenza in adolescenza, sul quale l’esponente dell’esecutivo ha aggiunto: “E’ necessario creare un ambiente nel quale i giovani si possano orientare con chiarezza. Dalla famiglia alla scuola le problematiche sono tante e spesso la mappatura diventa complessa: non sempre si riesce ad avere un quadro oggettivo dei problemi. E ancora dalle difficoltà economiche dei nuclei familiari di provenienza dei ragazzi, all’inclusione scolastica e alla lotta alla dispersione negli istituti e alle diverse difficoltà che ogni territorio dell’isola manifesta. Tutto è riconducibile a un disagio collettivo, non solo personale”. Per questi motivi l’assessore Firino ha ricordato l’importanza del “fare rete”. “L’adolescenza – ha detto - è un momento delicatissimo nella fase della crescita di ogni singolo individuo, l’azione pertanto deve essere congiunta nella riduzione del disagio: interventi a livello scolastico, ma anche socio sanitario, devono convergere nella lotta alla discriminazione di qualsiasi natura”.

Cosa ha fatto la Regione. Tra le azioni messe in campo dalla Regione, la titolare della Pubblica Istruzione ha ricordato il progetto “Tutti a Iscol@”. “Vogliamo che ogni studente si senta un cittadino con pari diritti e opportunità all’interno della comunità scolastica che frequenta per molte ore al giorno e ambiente nel quale si forma e si confronta con gli altri. Lavoriamo per “Scuole aperte”, per rendere gli spazi degli istituti scolastici fruibili durante tutto il giorno per laboratori. Ancora, abbiamo contattato l’ordine degli psicologi perché dia un sostegno individuale e collettivo ai ragazzi nelle scuole”.