Press "Enter" to skip to content

Arso vivo il pilota giordano, la risposta di Amman: giustiziati la vedova irachena e un qaedista

Dopo che l'Isis ha ucciso con particolare ferocia il pilota giordano Muath Al Kaseasbeh bruciandolo vivo, la risposta di Amman non si è fatta attendere: meno di 24 ore dopo stati giustiziati due terroristi da anni nelle carceri del paese guidato da re Abdallah. Si tratta di Sajida Al-Rishawi - meglio nota come la vedova irachena, condannata a morte per gli attentati del 2005 nella capitale giordana in cui morirono 60 persone – e Ziad Al-Karbouly, come lei di Al Qaeda, nel braccio della morte dal 2008 per aver pianificato attacchi terroristici contro cittadini giordani in Iraq.

Il destino del pilota al Kaseasbeh - membro di una delle tribù più in vista e che garantiscono la tenuta del regno hashemita - ha tenuto con il fiato sospeso la Giordania e portato al re molte critiche per aver voluto il coinvolgimento nella coalizione anti-Isis a guida statunitense. Le autorità, dopo la notizia dell'uccisione di Al Kaseasbeh, hanno subito fatto sapere che non ci saranno passi indietro nella lotta al 'califfato'.Il re Abdallah ha immediatamente deciso di lavare il sangue del pilota con quello dei due terroristi: in un primo momento si era parlato di cinque, poi il governo ha diffuso i nomi della vedova irachena e del qaedista in carcere dal 2008.

Re Abdallah - che ha interrotto la sua visita negli stati uniti dopo aver ricevuto la notizia della morte del pilota - riceverà da ora un miliardo di aiuti in più dalla casa bianca per continuare nella lotta allo stato islamico e coprire i costi dell'ospitalità che la Giordania dà ai profughi siriani e iracheni. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Barack Obama.

Arso vivo unico pilota ad essere catturato dall'Isis, al Kaseasbeh era nelle loro mani dal 24 dicembre, quando il suo f16 era precipitato a Raqqa, in Siria, di fatto la capitale del 'califfato'. I terroristi lo hanno rinchiuso in una gabbia, cosparso di benzina e arso vivo. E poi, come da copione, hanno diffuso un video di 22 minuti e 34 secondi come prova. Questa volta non c'è l'ormai noto Jihadi John, il boia vestito di nero dall'accento britannico - ad uccidere il pilota è un "emiro di una regione dello stato islamico colpita dai bombardamenti come quelli che andava a compiere al Kaseasbeh", ha spiegato una voce fuori campo. Un filmato assolutamente diverso rispetto a quelli delle precedenti esecuzioni - da Foley a Goto - forse perché si trattava di un militare e l'Isis ha voluto mostrare una morte "esemplare".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »