È stato presentato anche in Sardegna “Jobmatch” il nuovo portale dove si incontrano la domanda e l'offerta di lavoro nel settore turistico alberghiero. L'iniziativa è stata promossa dall’Ente bilaterale turismo della Sardegna e dall’Ente bilaterale nazionale del turismo.
“L'obiettivo del portale – come ha spiegato il Presidente regionale dell'Ente bilaterale Sardegna, Giuseppe Porcedda – è soprattutto quella di aiutare i candidati a cercare lavoro, una nuova occupazione professionale o a realizzare al meglio le proprie aspirazioni. Supporta, inoltre, le aziende ad individuare in modo rapido ed efficiente i migliori talenti disponibili, grazie ad una vasta banca dati capace di sostenere l’intero processo di selezione e di valutare il collocamento geografico”.
Le potenzialità tecniche e le sue caratteristiche sono state illustrate dall'ingegner Gianluca Spaziani, il creatore della piattaforma, da anni collaboratore dell'Ente bilaterale del turismo nazionale.
Il portale è già attivo, i candidati possono quindi inserire i loro curriculum e le aziende promuovere le eventuali offerte di lavoro, sono sufficienti pochi minuti per registrarsi al portale ed inserire i dati richiesti. Il sistema genera automaticamente il curriculum Europeo ed è consultabile dalle aziende del settore turistico – alberghiero.
Grazie alla sua vetrina che viaggia in tempo reale sul web, Jobmatch assicura, in soli pochi giorni dalla pubblicazione dell'annuncio, la possibilità di entrare in contatto con i candidati che meglio rispondonoalle esigenze di selezione.
I riflessi e gli effetti pratici nel lavoro relativamente al settore del turismo e della ristorazione, con la riforma del Jobact, sono stati illustrati da Angelo Candido, responsabile delle politiche sindacali dell'Ente bilaterale del turismo.
I benefici per le aziende sono legati in particolare alle estensioni degli sgravi contribuiti e fiscali in un settore che rappresenta, a livello nazionale, il 5,5 % per il turismo e il 10% in quello alberghiero.
Questi benefici però non potranno essere utilizzati, almeno per ora, dalle aziende che assumono i lavoratori con un contratto a termine.
Un'evidente controsenso in un settore come quello turistico e alberghiero che opera solo per pochi mesi all'anno. Com





