Nel pomeriggio di ieri, a Santadi (Ca), nel corso di mirato servizio, i carabinieri dell'aliquota operativa coadiuvati dai colleghi dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Carbonia e i militari della stazione di Santadi, sempre dipendente dal comando compagnia cc di Carbonia, hanno arrestato nella flagranza del reato di detenzione armi clandestine Edoardo Pinna, di 50 anni, del paese, disoccupato, pluripregiudicato.
Nel corso di una mirata perquisizione domiciliare, finalizzata al contrasto del possesso illegale di armi che vede a Santadi uno dei centri più attivi dell'intera Sardegna, gli uomini dell'Arma hanno trovato, occultato in un capanno per gli attrezzi, ubicato in un giardino di pertinenza dell'abitazione, nascosto nella copertura artigianale che fungeva da tetto, tra il telone e l'eternit, un sacco in plastica dove all'interno, vi era custodito un fucile doppietta calibro 24, di fabbricazione artigianale, scarico, smontato in due parti (cassa e canna) efficiente ed in buono stato di manutenzione, dodici cartucce calibro 24 caricate a pallettoni, di fabbricazione artigianale, un puntatore laser di tipo artigianale con supporto per l'installazione sul fucile. Tutto il materiale trovato è stato subito il rinvenimento sottoposto a sequestro.
Secondo il comando compagnia, vista l'esperienza in proposito, l'arma veniva utilizzata per la caccia di frodo per la posta ai Cinghiali, in quanto la zona di Santadi-Pantaleo andando verso Capoterra, è meta di numerosi cacciatori di frodo della zona.
Quindi vista la gravità del reato e i precedenti dell'uomo, al termine delle formalità di rito Pinna, che simulava anche di stare male, ma condotto presso il pronto soccorso dell'ospedale Sirai i sanitari non hanno riscontrato nulla di preoccupante è stato poi rinchiuso presso la casa circondariale di Uta (ca), come disposto dal P.M. di turno presso il Tribunale di Cagliari.





