L'assessore del Lavoro Virginia Mura interviene per smorzare la polemica sollevata dai rappresentanti sindacali del comparto tessile del nuorese che hanno criticato l'assessorato in merito al concorso musicale "Sound4social" rivolto alle giovani band emergenti. "Si tratta di un'iniziativa – ha detto l'assessore Mura – che rientra nel programma di sensibilizzazione e di divulgazione delle opportunità offerte dal POR FSE, che prevede azioni specifiche rivolte al target giovanile, così come imposto dall'Unione Europea.
Il concorso musicale nasce dunque per avvicinare i giovani alle istituzioni e ai programmi dell'UE, facendo leva sui loro interessi e stimolando la loro creatività. In un clima di generale depressione sociale, che investe in particolare il mondo giovanile – ha proseguito l'esponente della Giunta Pigliaru – la Regione interviene attraverso il Fondo sociale, per animare la collettività e creare momenti di svago utili per veicolare una maggiore consapevolezza dell'appartenenza alla società civile e di cittadinanza europea". Oltre al concorso musicale, infatti, sono in programma le giornate dedicate allo sport, e di contrasto alla dispersione scolastica, che diventano occasioni di riflessione su tematiche di rilievo, che coinvolgono le giovani generazioni. Non solo momenti di svago, dunque, ma vere e proprie azioni educative, per le quali sono previsti appositi fondi destinati in modo vincolato all'interno del FSE.
Ogni asse del programma, infatti, prevede precise percentuali di spesa da destinare a specifiche finalità, tra cui quelle rivolte ai giovani e all'animazione territoriale. "L'assessorato – ha detto ancora l'assessore Mura – si occupa con particolare riguardo di coloro che presentano difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro, come i giovani, le donne e i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Le misure sono pertanto distinte e non sono da contrapporre. Trovo che sia fortemente sbagliato – ha aggiunto – prendere di mira un'iniziativa che tenta di risollevare l'entusiasmo dei giovani, contrapponendola erroneamente alle situazioni drammatiche che vivono i lavoratori già percettori di ammortizzatori sociali, per i quali, lo ricordo, sono in atto diverse iniziative, anche in raccordo con il Ministero del Lavoro."





