Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Cagliari hanno arrestato Roberto Atzori, di 37 anni, di Cagliari, con numerosi precedenti penali, per furto aggravato continuato di energia elettrica e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione.
Il Centro Operativo Telecomunicazioni, a seguito di segnalazione giunta al 113, ha inviato un equipaggio della Squadra Volante in Via della Pineta dove un inquilino del palazzo ha riferito che da un’abitazione, attraverso un foro nel soffitto, colava del liquido e temeva potesse essere liquido infiammabile.
Gli Agenti giunti sul posto hanno accertato, unitamente ad una squadra dei Vigili del Fuoco, che da un foro (un tubo di areazione tappato) colava solo acqua sporca che aveva rovinato dei capi di vestiario.
Vista la situazione i poliziotti hanno deciso di verificare l’interno dell’appartamento interessato e, una volta raggiunto l’uscio, hanno ricordato di aver già fatto in passato un intervento presso tale abitazione (di proprietà dell’Atzori) e che lo stesso era stato arrestato per reati connessi alla detenzione di stupefacenti ed alla fabbricazioni di armi e ricordavano, inoltre che, durante una perquisizione effettuata dall’Arma dei Carabinieri era stato rinvenuto, celato dietro la porta d’ingresso, un manufatto con all’interno una cartuccia cal. 12 collegato ad un meccanismo che avrebbe fatto esplodere il colpo qualora fosse stata aperta la porta d’ingresso.
Arrivati nei pressi della porta gli uomini della Volante sono stati investiti da un forte odore di Cannabinoidi e, memori di quanto accaduto in precedenza hanno intimato all’uomo di aprire ma, non ottenendo risposta e in considerazione del meccanismo sopradescritto, hanno aperto la porta con cautela, bloccando immediatamente il pregiudicato he in quel momento è apparso all’ingresso.
Gli Agenti hanno accertato che il chiavistello metallico della porta era bloccato con dei bulloni ad una placca metallica interna a cui era stato collegato un cavo elettrico. Questo cavo partiva da una saldatrice elettrica sita all’interno dell’abitazione perfettamente funzionante. Se uno degli operatori avesse toccato il chiavistello sarebbe stato folgorato da una scossa elettrica di elevata intensità (come confermato anche dai tecnici dell’ENEL intervenuti sul posto).
A seguito di un più accurato controllo gli Agenti hanno rinvenuto una pianta di canapa indiana alta circa 1,13 cm e del peso lordo di circa 329,10 gr., un sacchetto di carta con all’interno foglie secche della stessa pianta per un peso lordo di circa 36,82 gr., un bilancino di precisione ed un congegno artigianale costruito con tre condensatori collegati tra loro “in parallelo” ed un pezzo di cavo con una spina elettrica riconducibile ad un “Taser” ( Dissuasore elettrico ) artigianale ed una paletta dell’A.N.A.S. del quale l’Atzori non ha saputo spiegare la provenienza. Poi a fianco al letto è stata rinvenuta un’accetta di grosse dimensioni e un coltello da sub di grosse dimensioni.
In seguito con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco, intervenuto per la parte iniziale dell’intervento, gli operatori hanno provveduto a disattivare il contatore onde evitare che nell’appartamento ci potesse essere qualche altra “trappola elettrica” scoprendo che vi era una seconda linea elettrica che forniva l’energia all’appartamento. Personale dell’Enel, intervenuto sul posto, ha accertato che vi era stata una manomissione del contatore e che tale manomissione consentiva di attingere una quantità illimitata di energia, senza limiti di potenza, senza che venisse conteggiata e addebitata a chi la stava utilizzando ma ad ignari condomini e alla Società Enel. Quindi l’uomo è stato portato via in stato di arresto e trattenuto in attesa del rito direttissimo previsto per oggi.