“La riorganizzazione della Regione è partita dal vertice, cioè dai dirigenti. Tutto questo per garantire ai dipendenti di lavorare in maniera ottimale e produttiva, facilitando sia la mobilità che la ridistribuzione dei denari risparmiati. Chi sostiene che questo sia solo un intervento tampone, fa un grande errore di valutazione”.
A dirlo è Gianmario Demuro, assessore degli Affari generali e Personale. “La partita della riorganizzazione della pubblica amministrazione si gioca su tre livelli, molto diversi tra loro: abbiamo i precari, i giovani in attesa della prima esperienza lavorativa e il personale interno – spiega l’assessore- e ci sono vincoli di legge molto rigidi da rispettare, come quelli della finanza pubblica.
Operare in questo quadro significa provare a razionalizzare e proporzionalizzare forze e risorse, aumentare la possibilità di mobilità interna perché ciascuno operi nel miglior settore per le proprie esperienze e capacità. E, chiaramente, bandire concorsi per chi aspira e merita di lavorare nella pubblica amministrazione, evitando di alimentare ancora la fabbrica del precariato”.
Per quanto riguarda il personale interno, la Regione si impegna a far partire da settembre la banca dati delle competenze che servirà a razionalizzare la situazione. “In questo difficile percorso auspico che i sindacati diano il loro contributo in termini di idee, proposte e indirizzo. La nostra attenzione è altissima sulle diverse situazioni createsi negli anni tra i dipendenti – chiarisce l’assessore- per questo dobbiamo ripartire dal fatto che sia nostro dovere sia scegliere che riposizionare il personale all’interno dell’amministrazione”.