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Patto di stabilità tra Regione Sarda e Governo, dichiarazione del Segretario Generale Cisl Oriana Putzolu.

I 364 milioni di risorse aggiuntive riconosciute dallo Stato alla Regione per il 2014 hanno un vincolo, prima morale e poi programmatico: devono essere destinati prioritariamente alla lotta contro la disoccupazione, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla chiusura positiva di numerose partite aperte riguardanti gli ammortizzatori sociali.

Il vincolo è morale perché una classe di governo responsabile non può accettare fatalisticamente il permanere di situazioni di grandi ingiustizie sociali che attualmente caratterizzano l’isola: povertà che interessa un quarto delle famiglie sarde, tasso di disoccupazione che sfiora il 20% - per i giovani in alcuni territori supera il 50% - ; nuova emigrazione di laureati e diplomati in altri paesi con il conseguente depauperamento culturale della Sardegna; dispersione scolastica tra le più alte in Italia.

Tutti i più attenti osservatori della realtà sarda – Banca d’Italia, CREL, CRENOS, Caritas – concordano nel far risalire gran parte dei problemi dell’isola – ecco il vincolo programmatico - alla mancanza di lavoro considerata la principale emergenza in grado di compromettere in modo grave la qualità della vita della popolazione e i diritti fondamentali delle giovani generazioni.

La riforma prioritaria che la Giunta del presidente Pigliaru deve perseguire è, perciò, la creazione immediata di occupazione per i giovani e il rilancio delle opportunità per quanti hanno perso il lavoro e sopravvivono con gli ammortizzatori sociali.

Non ci sono più alibi per la Regione e il Consiglio regionale dopo il riconoscimento alla Sardegna di spazi finanziari aggiuntivi per il 2014 pari a 364 milioni. Il sindacato attende di essere convocato per un incontro operativo finalizzato a individuare un programma straordinario per il lavoro da far partire immediatamente. Com

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