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Calcio – Mondiali 2014, il Brasile piange e la Germania vince 7-1 e va a Rio.

Immensa Germania, tracollo Brasile. A Belo Horizonte, il calcio ha scritto una delle sua pagine più memorabili. Nessuno avrebbe mai immaginato che i tedeschi potessero battere 7-1 i padroni di casa. I sessantamila spettatori dell’‘Estadio Mineirao’ hanno assistito al più pesante rovescio della storia del calcio brasiliano, finendo addirittura per deridere i propri giocatori, scandendo con degli ‘olè’ di scherno la melina finale che la Germania esibiva davanti ai verdeoro annichiliti.

Le assenze di Neymar (infortunato) e Thiago Silva (squalificato) non bastano certo a spiegare la misura del disastro brasiliano. Il paragone corre subito a quel 16 luglio 1950, quando l’Uruguay di Ghiggia e Schiaffino sconfisse il Brasile 2-1 al Maracanà aggiudicandosi la Coppa Rimet. La ‘Mannschaft’ raggiunge la sua ottava finale Mondiale: tre vinte (1954, 1974, 1990) e quattro perse (1966, 1982 contro l’Italia, 1986, 2002). Si giocherà il titolo domenica contro la vincente dell’altra semifinale tra Olanda e Argentina. In ogni caso, l’avversaria dei tedeschi ha ricevuto oggi un messaggio chiaro: di questa squadra si può avere solo paura.
Negli annali si registrano 5 reti subite dalla Polonia nell’edizione del 1938, ma vincendo 6-5 ai supplementari. Nel 1954, la grande Ungheria inflisse un pesante 4-2 ai verdeoro. Paolo Rossi resta l’unico ad aver segnato da solo 3 gol al Brasile nell’indimenticabile 3-2 del ‘Sarrià’ nel 1982. Il Brasile non perdeva una gara ufficiale in casa dal 1975. E dire che i tedeschi avevano storto la bocca alla designazione dell’arbitro messicano Marco Rodriguez, quello che in Italia-Uruguay espulse Marchisio.

Felipe Scolari conferma il romanista Maicon sulla fascia destra, Dante è al centro della difesa al posto dello squalificato Thiago Silva (ex Milan, ora Paris Saint Germain). Bernard (preferito al meno offensivo Paulinho) in avanti è il sostituto dell’infortunato Neymar, a far reparto con Hulk e Oscar dietro Fred. Germania con maglia a fasce orizzontali rosse e nere, quasi come il Flamengo di Rio de Janeiro. Joachim Löw schiera ancora Lahm terzino, Khedira e Schweinsteiger sono i mediani, Müller, Kroos e Özil agiscono a sostegno del laziale Klose, unica punta.

Partenza decisa del brasile, che arriva al tiro (fuori) con Marcelo. Sull’altro fronte, un tiro di Khedira viene intercettato involontariamente da Kroos. La Germania gioca sulle ripartenze. Su corner da destra di Kroos, Müller tutto solo di piatto trafigge Julio Cesar (11’) per il suo quinto gol in sei partite. Il Brasile accusa il colpo e fatica a costruire. Una palla verticale in area permette a Müller di toccare di fino per Klose che si fa respingere la prima conclusione da Julio Cesar ma non fallisce la seconda (23’). L’attaccante tedesco entra nel storia come il miglior marcatore della storia dei Mondiali: 16 reti in 23 partite.

Dopo un minuto una palla che attraversa l’area a ciccata da Müller arriva a Kroos che batte di sinistro di prima intenzione e fa il tris (24’). Ma non è finista. Caos totale nella difesa verdeoro: Marcelo e Fernandinho perdono il pallone, partono Khedira e Kroos che con una facilità estrema vanno in porta, per la doppietta del centrocampista del Bayern Monaco (26’). È poi Khedira a cogliere il successo personale, su assist di Özil (29’). Sono i sei minuti più umilianti della storia calcistica del Brasile.

Nell'intervallo Scolari inserisce Paulinho per Fernandinho e Ramires per Hulk. Löw fa riposare Hummels e mette Mertesacker. In apertura di ripresa Neuer si oppone due volte in due minuti a Oscar, negandogli in entrambe le occasioni il gol. Il portiere tedesco compie a seguire un doppio intervento su Paulinho, il secondo dei quali appare prodigioso. Klose lascia il posto a Schürrle (59’). Julio Cesar vola a mettere in angolo una bordata di Müller. Schürrle segna addirittura una doppietta: prima arriva su un cross basso di Lahm dalla destra (69’), poi inventa un sinistro di controbalzo all’incrocio dei pali che fulmina Julio Cesar (79’). Özil trova il modo per sbagliare un gol facile da solo davanti al portiere brasiliano, mandando a lato. Sul rovesciamento di fronte, l’inutile gol di Oscar (90’).  Finisce tra i canti dei pochi tifosi tedeschi.  Piangono invece i giocatori e i tifosi del Brasile.

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