All'alba di stamattina, la gli agenti della Squadra Mobile ha eseguito due ordinanze di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Matteo Flore, 23 anni di Oliena, disoccupato, e di Giovanni Spano, 23 anni di Oliena, disoccupato, indagati per tentata rapina aggravata e lesioni, in concorso. Per gli stessi fatti è stato denunciato in stato di libertà M.S., minorenne di Nuoro.
I tre sono ritenuti responsabili della tentata rapina avvenuto a Nuoro il 4 febbraio scorso ai danni del tabaccaio Gonario Ticca.
I giovani, con il volto travisato, avevano aspettato, verso le ore 20,10, Ticca davanti all'ingresso della sua abitazione, dopo la chiusura del proprio tabacchino e non appena era sceso dalla sua auto insieme alla figlia, i malviventi lo avevano circondato e aggredito con calci e pugni per farsi consegnare l'incasso. La reazione della vittima, della figlia e di alcuni vicini, che avevano iniziato a urlare chiamando aiuto, avevano messo in fuga i rapinatori.
Gli stessi vicini avevano chiamato il 113 e di lì a poco erano sopraggiunte due Volanti e una pattuglia della Squadra Mobile.
Durante le perlustrazioni delle strade circostanti, dopo circa trenta minuti, una pattuglia della Polizia aveva fermato una Fiat Punto con a bordo i tre indagati, che avevano cercato di sottrarsi al controllo in Viale Resistenza, invertendo repentinamente il senso di marcia.
All'interno del veicolo, nei portaoggetti, i poliziotti aveva rinvenuto due passamontagna e due paia di guanti in lattice. Un altro paio di guanti era stato trovato a poca distanza dal luogo della tentata rapina.
I tre, quella sera, erano stati portati in Questura, interrogati per diverse ore e sottoposti a rilievi fotosegnaletici; tuttavia non era stato possibile trarli in arresto per la mancanza di sufficienti elementi a loro carico.
Nei giorni successivi, gli uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile, diretta da Fabrizio Mustaro e il P.M. Andrea Vacca, avevano condotto una serie di interrogatori di testimoni e delle vittime, ai quali erano seguite alcune perquisizioni domiciliari a carico dei tre sospettati e due sopralluoghi della Polizia Scientifica.
Durante queste perquisizioni erano stati rinvenuti degli indumenti che corrispondevano esattamente a quelli utilizzati dai rapinatori.
Sulla base degli indizi raccolti la sera del fatto e degli altri elementi di prova successivamente individuati, il G.I.P. di Nuoro Mauro Cozzella ha disposto le misure cautelari, sottolineando l'estrema gravità del fatto, la temerarietà dell'azione e la tendenza al facile guadagno dimostrata dai malviventi.
Quindi il titolare della tabaccheria aveva riportato lesioni al volto e alle gambe.
C'è da aggiungere, infine, che il tabaccaio, per precauzione, anche quella sera, non portava con sé l'incasso poiché in passato era stato già vittima di rapine.





