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Nell’artigianato sardo, un milione e mezzo di ore di cassa integrazione in soli 4 mesi. In un seminario le soluzioni per tutelare lavoratori e imprese in crisi.

In Sardegna sono un milione e mezzo le ore di Cassa Integrazione in Deroga autorizzate negli ultimi 4 mesi in Artigianato in Sardegna, di cui solo 233mila nel mese di aprile. In edilizia, nell’anno appena concluso, le ore autorizzate sono state oltre 3 milioni.

Sono questi i dati da cui si è partiti nel seminario “Tutela dell’occupazione nelle crisi d’impresa”, organizzato questa mattina a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, UGL-Unione Generale del Lavoro e Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna.

Imprese, esperti, consulenti e sindacati, si sono confrontati sull’ampia normativa attuabile in caso di esuberi di personale, temporanei o strutturali; soprattutto la luce è stata puntata sia sugli strumenti che tutelano imprese e occupati nelle crisi aziendali, sia sulle le azioni e le modalità d’accesso alle prestazioni. Per questo sono stati offerti chiarimenti sull’AsPi, la Cassa Integrazione Guadagni, la Mobilità e i Contratti di Solidarietà cosi come gli strumenti specifici del settore edile.
Le imprese di costruzioni in Sardegna, al 31 dicembre scorso, erano 19.289 di cui 11.731 artigiane (il 60,8%), suddivise in Cagliari: 7.004 (3.766 artigiane, il 53,8%), Nuoro: 3.231 (2.425 artigiane, il 75,5%), Oristano: 1.419 (1.105 artigiane, il 77,9%), Sassari: 7.662 (4.435 artigiane, il 57,9%)

Gli occupati edili, invece, erano 47.559, di cui 30.803 dipendenti e 16.757 indipendenti. Il calo tra il 2008 e il 2013 è stato di 10.545 unità (-18,1%).
“A ogni Finanziaria – ha denunciato Pietro Paolo Spada, coordinatore della Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna – lo Stato scarica, con tagli pesantissimi, il costo della previdenza sui cittadini e soprattutto sulle Associazioni e sui Patronati, che sono sempre in prima linea nel fornire servizi in questa situazione gravissima”.

Nella prosecuzione dell’incontro, Enrico Maria Mastinu, Professore associato di Diritto del Lavoro dell’Università di Cagliari, ha fatto una panoramica su tutti gli strumenti a disposizione delle imprese per continuare a vivere e non privarsi del personale.

Antonio Floris, Dirigente Regionale dell’INPS, ha sottolineato come il PIL sia in continua crescita così come la disoccupazione: “In Sardegna la crisi è arrivata molto prima del 2008 – ha rimarcato – e non si vede una via d’uscita. L’INPS sta dando risposte immediate ma le difficoltà, causate dai bilanci, sono sotto gli occhi di tutti”.

“Ora più che mai associazioni, imprese, sindacati e istituzioni – ha detto, in conclusione, Sandro Pilleri, Segretario Regionale dell’UGL-Unione Generale del Lavoro – devono lavorare insieme per dare risposte concrete al sistema imprenditoriale ma soprattutto ai lavoratori”.

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