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Gdf Cagliari: operazione “Beatrice”, sequestrati beni immobili e quote societarie per oltre 6 milioni di euro ad un condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Oltre sei milioni di euro in beni in immobili sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza del capoluogo regionale nell’ambito di una rilevante che ha riguardato dei componenti di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
La misura di prevenzione patrimoniale, emessa dal tribunale di Cagliari su richiesta del P.M., Paolo De Angelis della direzione distrettuale antimafia, costituisce il risultato di complesse investigazioni economico-patrimoniali svolte dai finanzieri del G.I.C.O. del  Nucleo di Polizia Tributaria nei confronti di Marcello Spiga, 57 anni, geometra di Fluminimaggiore, noto pregiudicato al vertice di una banda criminale fortemente radicata nel Sulcis-Iglesiente con stabili ramificazioni all’estero (Spagna, Inghilterra e Marocco). Quest’ultimo, nel 2005, quando rivestiva le cariche di consigliere e assessore comunale di Iglesias nonché consigliere del consorzio di bonifica del Cixerri, venne arrestato dagli uomini delle Fiamme Gialle, insieme ad altre 20 persone, poiché promotore e finanziatore di un’organizzazione dedita al narcotraffico. Nel corso dell’operazione, all’epoca denominata “Valiant”, venne sequestrato, nelle acque dell’Asinara, un natante con a bordo più di una tonnellata di hashish, occultata nei tubolari di un gommone di salvataggio, destinata all’associazione, di cui il geometra cagliaritano era l’esponente di spicco e principale riciclatore dei proventi frutto dell’attività illecita.

Al termine dei processi di primo e secondo grado, capi e gregari del sodalizio criminale vennero condannati a gravi pene detentive e contestualmente venne sequestrata buona parte della ricchezza proveniente dal traffico e spaccio di stupefacenti.

Le successive indagini degli investigatori della Gdf cagliaritana, hanno consentito di individuare e ricostruire l’intera consistenza dei beni immobili e delle disponibilità finanziarie intestati a prestanome ma riconducibili a Spiga, impegnato in pianta stabile – attraverso la propria struttura organizzativa professionale – nel reinvestire i profitti illeciti attingendo al conto comune dell’associazione.

Il patrimonio sequestrato nel corso dell’operazione, dal valore di oltre 6 milioni di euro, è costituito da terreni, appartamenti e fabbricati (tra cui l’hotel “il Leon D’oro”), nel comune di Iglesias nonché da beni e quote sociali di aziende aventi sede legale a Londra, Modena e Iglesias.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche delle perquisizioni locali nei confronti di Marcello Spiga e dei famigliari (i figli Vito e Mattia, di 28 anni e 26 anni, entrambi di Iglesias e la moglie Anna Rita Girau, 51 anni, di Domusnovas), Benito Spiga, 81 anni e Elsa Caboni, 79 anni, entrambi di Fluminimaggiore, tutti indagati per trasferimento fraudolento di beni a supporto dell’attività di riciclaggio.

Con l’operazione di oggi, è stato inferto un ulteriore colpo alla struttura criminale di cui l’ex consigliere comunale di Iglesias era il riciclatore, attraverso lo strumento di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati che vede l’impiego delle fiamme gialle del G.I.C.O. quali principali referenti dell’autorità giudiziaria per il contrasto dell’economia criminale, a tutela della legalità economico-finanziaria.

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