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Grillo: “È un voto politico e sarà una marcia trionfale”

"Il voto del 25 maggio è un voto politico: o noi o loro. Da resettare, bisogna mandarli a casa tutti, ma solo dopo aver verificato prima se hanno rubato". E' questo il pensiero del leader del M5s; opinione in netto contrasto con l'idea espressa da Matteo Renzi: "Io non considero le europee un voto politico. Io considero un risultato positivo quello che mi consente di andare in Europa e dire l'Italia è tornata".

Il ritorno in Rai dopo 21 anni Beppe Grillo torna dopo 21 anni negli studi della Rai e lo fa a Porta a Porta. Esordio teatrale per l’ex comico che si aggira nel salotto di Bruno Vespa e paragona gli italiani al pubblico “pagato che non può dire niente” della trasmissione di Raiuno.

“Ma non c'è una mia foto normale?” Chiede nell'anteprima del programma, commentando l'immagine con lo sguardo accigliato sul grande schermo nella scenografia dove c'è scritto "Adesso parlo io".

Si siede Beppe Grillo e inizia a parlare. Inizia da Renzi: "L'Ebetino è già finito [...] Noi siamo già adesso la prima forza politica del paese - ha aggiunto - la nostra rabbia è un bel sogno che ha unito 10 milioni di persone, non siamo andate nelle piazze a sfasciare le vetrine". La scommessa sul futuro: "Noi vinceremo e la nostra sarà una marcia trionfale [...] La mia rabbia è una rabbia buona: questo non è un partito, è un sogno, è un piano B".

"Noi vogliamo andare ad elezioni anticipate, non facciamo alleanze, devono andare tutti a casa", promette il leader del M5s e sugli 80 euro "sarebbe stata più decorosa la scarpa destra data prima del voto da Achille Lauro. Significa che ti faccio una campagna per le elezioni, ma poi vedi le coperture".

"Tu non sei un giornalista, sei un consulente in pensione, sei un pacchetto, tu proponi un pacchetto alla Rai", dice a Bruno Vespa. "Sono venuto a dimostrarvi che non sono Hitler né Stalin", spiega così la partecipazione al programma, mentre sul presidente della Repubblica: "Vinciamo le Europee e andiamo davanti al Quirinale: diremo che Napolitano non rappresenta più questa Repubblica" e auspica: "un processo dei mezzi di comunicazione, della politica e dell'imprenditoria".

Parla dell'Expo, definendo l'Esposizione "una rapina, tutte le aziende sono colluse con la mafia, quasi tutte" e aggiunge "non puoi dire lasciamole rapinare se no i rapinatori perdono il lavoro. L'Expo è una speculazione a delinquere di destra e di sinistra. E' una truffa colossale. Non ci sono investimenti, sono tutti debiti".

Appuntamento alla sera delle elezioni Chiude Beppe Grillo dicendosi certo della vittoria elettorale e dando appuntamento ai cittadini, e anche a Bruno Vespa, in Piazza San Giovanni a Roma la sera del 25 maggio.

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