Buone notizie per il nostro Paese sul fronte finanziario e del rating. L'agenzia americana Fitch conferma infatti il giudizio sul debito sovrano a 'BBB+', e migliora l'outlook, cioè le prospettive future del rating, da 'negativo' a 'stabile'.
Secondo l'agenzia la recessione è conclusa, le condizioni di finanziamento dell'Italia sono migliorate e i rischi legati al settore finanziario sono scesi, con le grandi banche che hanno beneficiato di migliori condizioni di mercato per rafforzarsi.
Che le condizioni di finanziamento dell'Italia siano migliorate lo si può constatare ormai da qualche mese con uno spread Btp-bund che ormai si attesta intorno ai 160 punti base. Ieri il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di Stato a 10 anni e quelli tedeschi ha chiuso infatti a 159 punti base con un rendimento al 3,12%. Solo un anno fa, quando l'Italia era in piena recessione, lo spread sui titoli a 10 anni superava i 300 punti base e il rendimento si aggirava intorno al 4,59%.
Solo un anno fa, era il marzo 2013, la stessa Fitch aveva dato il colpo di scure sul nostro Paese abbassando il rating sul debito sovrano da A- a BBB+. Una scelta che era stata motivata dall'esito del voto “non decisivo” delle elezioni del 24 e 25 febbraio e dai dati del quarto trimestre 2012 “che confermavano come quella italiana sia una delle recessioni più profonde in Europa”. Quella stessa recessione che, oggi, Fitch dice che è conclusa.