Un'occasione storica, forse la più importante dalla sua fondazione. Ecco cosa sono le elezioni in Ucraina del prossimo 25 maggio e il processo di transizione democratica nelle parole del vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden. Un annuncio che arriva in una Kiev sconvolta da un'esplosione in una stazione di servizio che ha ucciso 4 persone. Ancora da accertare se si tratti di un attentato o di un incidente.
Per farlo, il messaggio, chiarissimo, di Biden a Mosca: deve rispettare e onorare gli impregni già assunti a Ginevra: fare sgomberare i palazzi del potere occupati dai separatisti, fare un passo indietro, collaborare con la missione Ocse.
All'Ucraina che non si vuole spezzare e che non è disposta a riconoscere l'annessione della Crimea, gli Stati Uniti mettono a disposizione il loro aiuto in diverse forme. Un'altra iniezione di capitale, per mettere a punto le riforme politice ed economiche necessarie, politico e tecnico, con l'invio di esperti per studiare come ridurre la dipendenza dal gas russo.
Dopo un colloquio con il premier provvisorio Arseni Yatsniuk, dal vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden arriva l’annuncio in conferenza stampa: per facilitare l’introduzione di riforme politiche ed economiche gli USA stanziano altri 50 milioni di dollari.
Da Washington è arrivata anche decisione di “assistere l’Ucraina” anche rendendola meno dipendente dal gas russo, in modo che l’approvvigionamento energetico smetta di essere un’arma politica contro Kiev e contro Bruxelles. Una mossa forte che Joe Biden, parlando alla Rada, ha spiegato così: "La possibilità di creare un'Ucraina unita è alla vostra portata e noi vogliamo essere vostri partner e vostri amici in questo progetto. Pensate a dove sareste oggi se poteste dire alla Russia di tenersi il suo gas". Dagli USA sono in arrivo tecnici ed esperti per valutare come muoversi.
Assistenza americana arriverà anche, come promesso anche a “sostegno del servizio di sicurezza ucraino con tecnologie, mezzi di trasporto e ingegneristici, per consentire la protezione da coloro che si infiltrano e dalle minacce esplosive" per raggiungere l'obiettivo della de-escalation.
Intanto si muove anche l'Unione Europea. E' incorso il processo per definire la terza fase delle sanzioni, ha fatto sapere la baronessa Ashton, per colpire l'economia russa. La loro eventuale implementazioni dipende da come si evolverà la situazione sul campo.
Dopo l’incontro con Biden per Kiev c’è anche un altro importante meeting che aspetta Yatseniuk: il 26 aprile verrà ricevuto da Papa Francesco.