“La ‘revisione della spesa ’ annunciata dal presidente Pigliaru e dall’assessore Paci può essere valutata positivamente a condizione che non intacchi la capacità operativa dell’Amministrazione regionale e la sua incisività di intervento nei vari settori dell’economia isolana”, dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando la conferenza stampa di oggi pomeriggio del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dell’Assessore regionale al Bilancio, Raffaele Paci.
“Ciò che invece è sbagliato e da condannare è che si cerchi di far credere che la rimodulazione del patto di stabilità possa essere la panacea di tutti i mali della Sardegna”, aggiunge Dedoni. “Se anche potessimo spendere il 100 per cento delle risorse che abbiamo in cassa, non basterebbe a risolvere i problemi dell’Isola. Questo perché lo Stato è fortemente debitore nei nostri confronti, dal momento che non ci riconosce neanche le somme che l’allora assessore Pigliaru, ai tempi della giunta Soru, aveva contrattato nell’ambito della cosiddetta ‘vertenza entrate’. A ciò vanno aggiunte le gravissime dichiarazioni dell’assessore Paci che, davanti al Consiglio regionale, ha detto di voler rinunciare alla riscossione delle accise sui carburanti prodotti in Sardegna, che ci avrebbe portato almeno un miliardo di euro in più all’anno, perché, a suo dire, non avremmo bisogno di ulteriori risorse”.
“I Riformatori proponevano di utilizzare metà degli introiti delle accise per abbattere il costo del lavoro e l’altra metà per ridurre il prezzo dei carburanti, dando così respiro alle imprese e alle famiglie”, sottolinea il capogruppo. “Ora, invece, scopriamo che di questo non c’è più bisogno perché, secondo il duo Pigliaru-Paci, sono bastati due mesi di governo del centrosinistra (e probabilmente una buona dose di polvere magica) per far miracolosamente scomparire la crisi economica, che sarebbe già in via di risoluzione per merito del nuovo esecutivo”. Com