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Arrestato presunto autore del tentato omicidio di Antonio Gattu commesso ad Orune il 26 luglio scorso

I carabinieri della compagnia carabinieri di  Bitti (Nu), coadiuvati da militari reparto squadriglie del comando provinciale sempre del capoluogo barbaricino, questa mattina hanno eseguito una misura di custodia cautelare nei confronti del presunto autore del tentato omicidio di Antonio Gattu, 46enne di Orune avvenuto il 26 luglio 2013.

Il 26 luglio 2013, alle ore 21 circa, a Orune (NU), ignoti avevano esploso numerosi colpi di pistola contro Antonio Gattu, 46enne Orune (NU), allevatore, pregiudicato mentre rientrava presso la propria abitazione. Durante il tentativo di omicidio i killer aveva messo anche in serio pericolo l’incolumità  della moglie Maria Pina Zidda, 48enne, casalinga - affacciata ad una finestra - e della figlia 14enne - affacciata al balcone. Ma fortunatamente nessuno era rimasto ferito.

Subito dopo il fatto sono state avviato le indagini da parte degli investigatori dell’Arma che quasi subito hanno preso un positivo corso poiché nell’archivio della Stazione Carabinieri di Orune era stato trovato un appunto redatto dal Brigadiere Capo Corbeddu che segnalava che tra la vittima e Antonio Moni, 48enne di Orune, allevatore pregiudicato, erano sorti forti motivi di astio. Il contenuto di questa nota è stata poi confermata da successivi riscontri investigativi e dal rinvenimento di alcune tracce biologiche sul punto in cui l’autore del reato aveva sparato.

Questi elementi – costantemente riferiti alla Procura della Repubblica di Nuoro che indirizzava e coordinava le attività investigative dei Carabinieri della Compagnia di Bitti – hanno quindi consentito di avanzare la richiesta di un provvedimento cautelare nei confronti di Moni che, accolta dal Gip presso il Tribunale di Nuoro, è stata eseguita. come già scritto, quest’oggi dai Carabinieri della Compagnia di Bitti, della Stazione di Orune ed in collaborazione dei carabinieri del Reparto Squadriglie del Comando Provinciale di Nuoro.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato e rinchiuso nel carcere nuorese di Bad‘e Carros.