Press "Enter" to skip to content

Marò, ammesso il ricorso: processo rinviato

La Corte suprema indiana ha ammesso il ricorso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro l'utilizzo della polizia Nia antiterrorismo e ha sospeso il processo a loro carico presso il tribunale speciale. La prossima udienza si terrà tra quattro settimane.

Processo sostanzialmente fermato Secondo fonti legali contattate al termine dell'udienza, il ricorso ammesso oggi "contesta in toto il diritto dell'India a condurre l'inchiesta e a giudicare i marò". In sostanza il tribunale ha fermato il processo ai due militari e ha chiesto al governo indiano e alla Nia di presentare le proprie controdeduzioni.

Un successo per l’Italia Per l'Italia, che era già riuscita a sventare la possibilità di utilizzare il Sua Act - la legge antiterrorismo che prevede anche la pena di morte -, si tratta di una prima vittoria. Si punta comunque a un'azione internazionale concertata e più ampia. L'Italia ha detto chiaramente che non riconosce la giurisdizione indiana sul caso e che quindi rifiuterà il processo e non presenterà i due militari in tribunale.

L'inviato speciale del governo Staffan De Mistura ha assicurato che il premier Matteo Renzi continua a sollevare il caso in tutti i suoi incontri internazionali. Ieri il presidente del Consiglio ha posto la questione sul tavolo anche nel colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.