Treviso e Tunisi. Due città e due realtà diverse da cui iniziare. Per la politica interna e per quella estera. Matteo Renzi lo aveva già annunciato durante i suoi discorsi per la fiducia in Parlamento: la prima visita in Italia sarà a Treviso, la prima all'estero sarà a Tunisi. I motivi non sono difficili da individuare. Treviso è terra di fatiche, di lavoratori in bilico, terra di eccellenze, terra affaticata per la crisi. Tunisi è Africa, cuore del Mediterraneo, dove si gioca il ruolo centrale dell'Italia in Europa. Oggi tocca a Treviso, la prossima settimana, con il ministro degli Esteri Mogherini, visiterà la capitale tunisina.Il sindaco premier è giunto a Treviso, poco prima delle nove, accompagnato dal ministr
o dell'Istruzione Stefania Giannini e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Salutato dagli studenti di ben 40 etnie diverse che insieme hanno intonato l'inno d'Italia, ha visitato la scuola media Coletti di Santa Bona.
A una rappresentante del comitato dei genitori delle scuole di Treviso che gli ha chiesto "meno tagli alle scuole", Renzi ha risposto che si farà "tutto il possibile".
L'incontro con le istituzioni e con il mondo del lavoro Accompagnato dal sindaco Giovanni Manildo e dal prefetto Maria Augusta Marrosu Renzi incontrerà il governatore del Veneto, Luca Zaia (con cui aveva già parlato durante le consultazioni con la Lega Nord, ndr), le altre autorità, gli imprenditori ed i sindacati e una delegazione di Electrolux. Temi caldi, il lavoro sempre più scarso, gli esuberi, le difficoltà degli imprenditori, la mancanza di prospettive, il cuneo fiscale. Renzi farà poi tappa verso le 13.30 a Roncade, alla H-Farm Ventures. Il rientro a Roma nel primo pomeriggio.
Già lunga la lista di richieste: dai fondi per le scuole a quelli per il terremoto a un segno al mondo dell'imprenditoria. "Siamo felici ed orgogliosi che il presidente Renzi abbia scelto Treviso come sede della prima uscita ufficiale - afferma il sindaco Nanildo -. Il premier ci porterà sicuramente un'iniezione di fiducia". Ad attendere il presidente all'aeroporto Canova anche il presidente della società Save, Enrico Marchi. Alla Coletti, intanto, il personale delle pulizie degli istituti scolastici sta protestando con uno striscione "basta tagli pulizie scuole". Presente anche un gruppo di militanti di Forza Nuova.