Italia flagellata dal maltempo con l'Esercito costretto a intervenire in due regioni in aiuto della popolazione. Più a sud è la pioggia a creare i maggiori disagi: fiumi in piena, allagamenti, frane, mareggiate. A Roma, colpita ieri da una bomba d’acqua, il livello del Tevere è sotto stretta osservazione e fa paura anche in città. Mentre in Toscana la situazione meteorologica migliora leggermente, molte altre zone continuano a fare i conti con il maltempo. Sono sei le regioni dove l’allerta è massimo: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria, Basilicata e Puglia. Tutto il fine settimana sarà con gli ombrelli aperti, con precipitazioni diffuse al Centro e i fenomeni più intensi che colpiranno sull’area Jonica e sulle regioni nord-orientali.
Soldati e mezzi speciali dell'Esercito sono intervenuti in Veneto e in Emilia Romagna per far fronte all'emrgenza maltempo. La neve blocca le strade e le abitazioni nei centri di Vensa di Cadore, Vodo di Cadore, San Vito di Cadore, Cencenighe di Cadore e Santo Stefano di Cadore. Circa 100 militari, nel frattempo, continuano ad operare nel modenese con oltre 40 veicoli speciali di diverse tipologie per contribuire al ritorno alla normalità dopo l'alluvione e fornire il maggior concorso possibile alle popolazioni colpite.
Nella capitale, intanto, si continua a lavorare per riparare i danni causati dalle violentissime piogge di ieri. Intanto si aspetta il passaggio della piena del Tevere, che alle 12.15 era salito a 12,74 metri alla stazione di rilevamento di Ripetta. Il livello di guardia è a 13 metri. Sotto osservazione anche il fiume Aniene, che ha già rotto gli argini in Ciociaria e ad Agosta, in provincia di Roma, al momento limitandosi ad allagare dei campi. Proseguono le operazioni di assistenza alle settanta famiglie residenti nella zona di Piana del Sole e di Prima Porta che, nel pomeriggio di ieri, per gli allagamenti sono state allontanate dalle proprie abitazioni e ospitate presso alcune strutture scolastiche. Forti disagi per il traffico e nella circolazione dei mezzi pubblici, con la linea B della metro chiusa a più riprese per infiltrazioni d'acqua e la linea ferroviaria Orte-Fiumicino interessata da uno smottamento a Fidene. Secondo una prima stima della Confcommercio, gli esercizi commerciali della capitale ieri hanno subito danni per circa 3,8 milioni di euro.
La situazione resta critica in buona parte del Lazio dove la Protezione Civile ha prorogato l'allerta meteo per 36 ore. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le zone del territorio colpite dall'ondata di maltempo. Sul litorale romano l'Arrone è tracimato a Fregene, mentre un canale è esondato a Maccarese. A Fiumicino sono state evacuate 46 persone. Nel Reatino, vicino a Magliano Sabina, il Tevere è tracimato isolando una settantina di persone. A Sora, nel Frusinate, il fiume Liri è esondato nelle campagne e le scuole sono rimaste chiuse. Sempre in provincia di Frosinone, nella notte sono stati effettuati vari interventi per allagamenti e frane e a Ceccano è straripato il fiume Sacco, che ha invaso la strada Frosinone-Gaeta. A Roccasecca un automobilista è stato travolto dall'acqua e dal fango tracimati da un canale ed è riuscito a salvarsi salendo sul tetto della sua vettura.
In Toscana le precipitazioni si sono attenuate e la situazione sta migliorando. il livello dell'Arno sta scendendo e le 1200 persone evacuate ieri a Pisa sono state autorizzate a tornare nelle proprie case. Intanto in molte località toscane si contano i danni. Il governatore Enrico Rossi ha annunciato che lunedì la Regione dichiarerà lo stato di emergenza per le zone colpite dall’alluvione. A Volterra, dove sono crollate le mura medievali, il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray ha scritto al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, per chiedere le risorse da impiegare con urgenza per il ripristino delle mura.
Forti nevicate sulle Alpi Orientali Sulle Alpi Orientali a preoccupare è la tanta neve. Sull'altopiano di Asiago sono caduti fino a 4 metri di manto bianco. Il rischio valanghe, per le forti nevicate ed il rialzo delle temperature, è salito al massimo livello. Nuovi blackout si sono registrati nel bellunese: stamattina risultavano disalimentate più di 15mila utenze. Frana a Messina Il maltempo sta colpendo anche la Sicilia. Per il maltempo e il forte vento una frana si è verificata stamani in contrada Grazia, nel villaggio di Gesso a Messina. Un muro di circa 10 metri è crollato e dieci persone sono rimaste isolate. Nessuno è rimasto ferito.
Le previsioni del tempo non sono confortanti. La Protezione civile ha diramato oggi un nuovo avviso di avverse condizioni meteo: sarà un weekend ancora nel segno dell'acqua e l'allerta durerà fino a domani. Piogge diffuse sono previste sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull'area Ionica e sulle regioni Nord-orientali.
È stata valutata una criticità rossa, la più pericolosa, per le pianure emiliane di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Bologna, per il Friuli-Venezia Giulia, per buona parte del Veneto, della Basilicata, per la Calabria ionica e meridionale tirrenica e per la zona del tarantino. La criticità è invece arancione per la provincia autonoma di Bolzano, per le restanti parti di Veneto, Emilia-Romagna, per il versante tirrenico della Toscana, per l’Umbria occidentale, per buona parte del Lazio, per la Campania, per le restanti parti di Basilicata e Calabria, per buona parte della Puglia e per la Sicilia orientale.