Una Finanziaria ”di mantenimento”: ecco quello che sembra essere la principale legge di governance in procinto d’essere varata - domani martedì 14 gennaio - dal Consiglio regionale. Sempre meglio dell’esercizio provvisorio, che avrebbe paralizzato la macchina della Regione e rinviato ai primi di giugno pagamenti, rimborsi e finanziamenti, aggravando ulteriormente la crisi, soprattutto delle piccole imprese. Una Finanziaria che la Cisl spera possa essere ripresa in mano da Giunta e Consiglio, eletti il 16 febbraio prossimo, per ricalibrare e centrare meglio gli obiettivi politico-finanziari.
Una vera Finanziaria dovrà dare riposte certe ad almeno le seguenti problematiche, determinanti ai fini di politiche finalizzate al rilancio della crescita e dell’occupazione: nuovi assetti energetici e industriali per superare le emergenze e consolidare e allargare il sistema produttivo; un piano innovativo per le politiche attive per il lavoro e la riforma dei servizi per l’impiego; definire con lo Stato l’annosa vertenza sulle entrate; riorganizzazione centrale e periferica del quadro istituzionale della Sardegna; riforma dell’istruzione e della formazione professionale; riapertura del tavolo Stato-Regione per ridurre il precariato che oggi incide per il 21% sul totale degli occupati dell’isola.
In questi anni ha latitato il raccordo con il Governo nazionale, necessario – invece – per garantire la piena operatività degli ammortizzatori sociali anche per il 2014 e il deciso intervento statale per le grandi questioni industriali che richiedono la presenza governativa: Alcoa, Portovesme srl, E.ON, territori dell’alluvione, solo per citare i casi più eclatanti.
Il sindacato, la Cisl regionale, vorrebbe vedere nella prossima Finanziaria adeguate risorse sia per le politiche attive del lavoro ( per sostenere interventi di qualificazione/ riqualificazione delle risorse umane) sia strumenti per favorire l’inserimento all’interno del sistema delle imprese, premiando i percorsi finalizzati alla stabilizzazione di contratti a tempo determinato e atipici; e la ricollocazione in produzione dei lavoratori in ammortizzatori sociali.
In attesa di questa riprogrammazione politico- economica, la Cisl ritiene indispensabile un’ apposita posta di bilancio in Finanziaria 2014 per un programma di interventi straordinari, con funzione anticiclica, finalizzato all’apertura immediata di cantieri per l’occupazione. Un intervento di questa natura potrebbe manifestare i suoi positivi effetti fin dal primo semestre 2014: sarebbe una prima immediata risposta alla crisi occupativa in Sardegna. Com-red