Scontri tra polizia e manifestanti oggi a Kiev, lungo la strada che conduce al palazzo presidenziale e al Parlamento. Tutto è cominciato quando una parte dei dimostranti 'europeisti' ha lasciato piazza Indipendenza - dove da alcune ore si sono radunate molte decine di migliaia di persone che protestano contro il presidente Viktor Yanukovich e il governo ucraino - e ha cercato di forzare i cordoni di polizia per raggiungere la zona dei palazzi del potere. Gli agenti hanno riposto con gas lacrimogeni. La situazione resta molto tesa.
Oltre centomila persone oggi sono scese in piazza Indipendenza, a Kiev, nonostante le temperature molto rigide (-7°C). I leader dei manifestanti pro Europa si alternano sul palco, ma la folla chiede, con slogan, ''un leader'' in grado di guidare il fronte europeista alle prossime elezioni presidenziali, in programma nel 2015. Molti manifestanti oggi hanno il volto coperto da maschere. Una provocazione contro l'ultimo provvedimento presidenziale che impone di manifestare a volto scoperto. L'iniziativa di oggi è la settima assemblea popolare, dall'inizio delle proteste.
Sul palco anche Tetiana Chornovol, la giornalista e attivista politica ucraina picchiata brutalmente nella notte di Natale, che si è rivolta ai manifestanti 'europeisti': "Questa è una guerra - ha detto la cronista, ancora con il naso bendato -, da una parte c'è il popolo, dall'altra parte quelli che ci derubano: Yanukovich non mollerà il potere facilmente, ma abbiamo un'arma legale, le elezioni del 2015".
La prima occupazione di piazza Indipendenza risale allo scorso novembre, quando Yanukovich decise di far saltare la firma dell'Accordo di Associazione con l'Ue.