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Calcio – Sintesi partite di serie A

La Befana della serie A, alla giornata numero 18, porta il Napoli a ridosso del secondo posto della Roma. Nella partita dell’ora di pranzo, la squadra di Rafa Benitez batte 2-0 la Sampdoria al San Paolo grazie a una doppietta di Mertens, salendo a 39 punti, 2 in meno dei giallorossi, sconfitti 3-0 dalla Juventus nel big match del sabato. I blucerchiati se la prendono con la sfortuna, lamentando una traversa di Gabbiadini e un doppio palo di Gianluca Sansone. La formazione di Mihajlovic si ferma a quota 18.
Nel pomeriggio, continua il momento magico del Verona, che supera l’Udinese in trasferta e scavalca l’Inter (caduta con la Lazio) al quinto posto. Battuta d’arresto per il Torino a Parma. Vincono Genoa, Milan e Catania. Al ‘Friuli’ l’Udinese perde l’imbattibilità casalinga nel derby del nord-est che datava dal campionato 1984-1985. Il Verona passa 1-3. Basta, Nico Lopez e Pereyra a sostengo di Di Natale nel 4-2-3-1 di Guidolin. Consueto 4-3-3 per Mandorlini, con Jankovic, Toni e Martinho nel tridente offensivo. Toni capitalizza una ripartenza e segna uno dei suoi rari gol da fuori area, complice un’incertezza di Brkic (8’). Lo stesso ex attaccante della Nazionale raddoppia (nove i suoi gol in campionato) in scivolata anticipando Brkic in uscita su invito di Romulo (39’). Fiammata bianconera in chiusura di tempo: su una palla vagante, controllo e tiro al volo vincente di Pereyra (43’). Allo scadere dei primi 45’, espulso per proteste Guidolin. Nella ripresa, Iturbe approfitta di un’indecisione in disimpegno di Danilo per entrare in area e battere per la terza volta Brkic con un sinistro velenoso (70’). Mandorlini ringrazia il suo portiere Rafael per un doppio intervento su Di Natale. Verona a 32 punti, Udinese a 20.

Nel posticipo dell’Olimpico di Roma che ha chiuso la giornata, la Lazio celebra il ritorno in panchina di Edy Reja con la vittoria 1-0 sull’Inter. Il tecnico goriziano, succeduto al licenziato Petkovic, si affida alla “vecchia guardia”, ma deve rinunciare all’ultimo momento a Marchetti, in porta va Berisha. Difesa a quattro, centrocampo a cinque e Klose unica punta nella formazione biancoceleste. Mazzarri senza Campagnaro (squalificato) e Taider (infortunato), recupera Milito in panchina; in campo, Alvarez e Kuzmanovic a centrocampo, il peso dell’attacco sulle spalle di Guarin e Palacio. Primo tempo senza troppi sussulti. Sponda Inter ci provano Juan Jesus e Alvarez. Sull’altro fronte Lulic sfiora il gol con un pallonetto, ma l’arbitro rende tutto vano per un fuorigioco di Klose. L’attaccante tedesco si vede sbarrare la porta da Handanovic in uscita bassa. Poi è Hernanes a non inquadrare la porta. Una botta di Candreva viene respinta dal portiere nerazzurro coi pugni. Ripresa. Biava salva in scivolata su Palacio. Decide un gol di classe di Klose: il nazionale tedesco anticipa Ranocchia su cross di Candreva dalla destra e con un destro incrociato al volo fulmina Handanovic per il suo quinto gol (81’). A tempo scaduto, Klose si fa anticipare all’ultimo momento da Juan Jesus in area di rigore. Lazio a 23 punti, Inter sesta a 31.

Si ferma a Parma la striscia di tre vittorie consecutive del Torino: si impongono i padroni di casa 3-1. Nel 4-3-3 di Donadoni, il reparto offensivo è costituito da Nicola Sansone, Amauri e Biabiany, con Cassano che parte dalla panchina. Difesa a tre e centrocampo a cinque per Ventura, che si affida a Cerci e Immobile in attacco. Consueto avvio arrembante dei granata che passano: Immobile chiude sul secondo palo un traversone basso da destra di Darmian (21’). L’attaccante napoletano spreca poco dopo l’occasione del raddoppio. Pareggio ducale di Marchionni con un destro al volo dal limite (leggera deviazione di Maksimovic) su cross dal fondo di Cassani (34’). Parma scatenato sul finire di frazione. Traversa di Amauri, poi Biabiany fallisce un’occasione prima della prodezza di Alessandro Lucarelli: gol di tacco su corner da sinistra di Sansone (45’). A inizio secondo tempo, a sorpresa Ventura mette Barreto per Cerci e Meggiorini per Immobile. Chiude in conti Amauri che dopo un’ottima difesa del pallone batte Padelli con un diagonale in girata (70’). L’italobrasiliano lascia il posto a Cassano alla mezz’ora del secondo tempo. Il Torino si ferma a 25 punti, il Parma sale a 23.

A quota 23 anche il Genoa che piega il Sassuolo 2-0. Nel 4-4-2 di Gasperini, gli avanti sono Konaté e Gilardino. Berardi, Floro Flores e Missiroli il tridente del 3-4-3 di Di Francesco. Gazzola trattiene Antonelli, per Rocchi è rigore, trasformato da Gilardino per l’ottavo successo personale (28’). Raddoppio del Grifone con Bertolacci che irrompe di sinistro su cross largo di Konaté (45’). Nel finale, Pegolo nega la doppietta a Gilardino, parando un penalty, concesso per fallo di Bianco sullo stesso attaccante rossoblù (89’). Sassuolo terz’ultimo a 14 punti.

Riscatto del Milan in casa contro un’Atalanta che ha raccolto appena 2 punti nelle ultime sei giornate). Al ‘Meazza’ finisce 3-0, con Kakà che suona la carica dei 101 gol in maglia rossonera. Allegri, che alla vigilia ha annunciato l’addio a fine stagione, deve rinunciare a Montolivo (gioca Cristante, classe 1995), fa partire dalla panchina l’influenzato Balotelli e schiera Kakà dietro le punte Matri e Robinho. Risponde Colantuono con la difesa (dove debutta il neoacquisto Benalouane) e il centrocampo a quattro, e Maxi Moralez dietro l’unica punta Denis. Subito in evidenza il giovane Cristante, che prima non sfrutta un bell’invito di Matri e poi colpisce la traversa su suggerimento di Robinho. Kakà con un diagonale ravvicinato su verticalizzazione di Emanuelson realizza il centesimo gol (35’). Reazione orobica con un palo esterno di Raimondi. Denis alto a inizio ripresa. Per il Milan comincia un brutto quarto d’ora. Annullato un gol a Benalouane per fallo su Mexes. Abbiati salva su Denis da due passi. Ma l’Atalanta non segna. Allegri fa entrare Balotelli per Matri al 58’. Kakà coglie la doppietta: su iniziativa di Balotelli da destra, stop maldestro di Robinho e stoccata dell’ex Real Madrid (65’). Il tris lo cala Cristante con un diagonale di destro da fuori area (67’). Occasione anche per Balotelli, rimedia Consigli con i piedi. Uno scontro con il portiere nerazzurro, mette fuori causa Zapata, che lascia il posto al neoacquisto Rami. Milan a 22 punti, Atalanta a 18.

Il Catania non è più solo in coda: aggancia il Livorno (sconfitto dalla Fiorentina nell’anticipo) grazie al successo 2-0 sul Bologna. Nel 4-3-3 di De Canio, Barrientos, Bergessio e Castro sono gli attaccanti. Poli fa i conti con la squalifica di Diamanti e schiera Kone dietro Cristaldo e Moscardelli. Gli etnei segnano una rete per tempo. Bergessio realizza di testa su punizione di Lodi (23’). Raddoppio di Lodi su rigore concesso da Orsato per fallo di mano di Morleo (66’). Catania a 13 punti, Bologna quart’ultimo a 15.