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Calcio – Serie A

Vincono le prime tre nel pomeriggio della diciannovesima giornata di serie A, ultima del girone d'andata. Distacchi invariati in testa, dunque. La Juventus passa a Cagliari e mantiene gli 8 punti di vantaggio sulla Roma, che travolge il Genoa. Tiene il passo il Napoli grazie al largo successo di Verona.

Cagliari-Juventus 1-4: undicesima vittoria consecutiva dei bianconeri. Lopez manda subito tra i pali lo spagnolo Adàn, svincolato dal Real Madrid, e schiera Cossu – vertice alto del rombo di centrocampo – alle spalle di Sau e Pinilla. Conte si affida a Caceres in difesa per lo squalificato Barzagli, sacrificato Marchisio (entrerà nella ripresa con grande impatto) a centrocampo dove partono titolari Pogba, Pirlo e Vidal, di punta Tevez e Llorente. Illusorio vantaggio rossoblù: su azione d'angolo, Conti prolunga di testa e Pinilla appostato sul secondo palo non dà scampo a Buffon (21'). Vantaggio che dura 10', fino all'inzuccata di Llorente su cross da destra di Lichtsteiner (31'). Dopo 21' della ripresa, Pirlo lascia il posto a Marchisio, che mette subito in mostra il suo valore: il centrocampista della Nazionale lascia partire un missile dai trenta metri che fulmina Adàn (73'). Juve padrona del campo. Llorente firma la doppietta e la settima rete in campionato su assist di Lichtsteiner (76'), il quale completa la festa bianconera approfittando di un'incertezza del portiere del Cagliari, che non trattiene un tiro dal limite dello spagnolo (80'). I sardi terminano la partita in inferiorità numerica per l'espulsione per proteste di Pinilla. Juventus a 52 punti, Cagliari a 21.

Vittoria senza discussione per la Roma all'Olimpico: Genoa battuto 4-0. Garcia – privo degli squalificati Castan, De Rossi e Ljajic – si affida a Burdisso in difesa, fa debuttare in campionato il neoacquisto Nainggolan (già impiegato in Coppa Italia) a centrocampo e in avanti preferisce Florenzi a Destro nel tridente con Totti e Gervinho. Anche Gasperini impiega da subito l'appena arrivato Cabral come perno del centrocampo, con Bertolacci dietro l'unica punta Calaiò, in assenza di Gilardino, sospeso dal Giudice sportivo. Il vantaggio giallorosso è una prodezza di Florenzi: il giovane attaccante segna in rovesciata dopo una respinta della difesa su punizione dal limite di Totti (26'). Il capitano firma il raddoppio dopo 4', con un tiro deviato da Manfredini: per Totti sono 231 i gol in serie A. Genoa scoperto, tris Roma in contropiede: Florenzi da destra serve Maicon in percussione centrale: controllo e destro a battere Perin (43'). Nella ripresa Benatia cala il poker con un colpo di testa su corner (52'). Il Genoa resta in dieci per il doppio cartellino giallo a Matuzalem, che ha risposto ai cori dei tifosi romanisti proprio quando stava per essere sostituito (58'). Roma seconda a 44 punti, Genoa a quota 23.

Terzo il Napoli, che espugna il 'Bentegodi' con un secco 3-0 al Verona, fermato bruscamente nel suo campionato d'eccezione. Nel 4-3-3 di Mandorlini, Gomez completa il tridente con Toni e Iturbe. Benitez si copre con due mediani davanti alla difesa (Inler e Dzemaili) e dispone Callejon, Pandev e Mertens dietro Higuain. Apre le marcature Mertens: tutto defilato a sinistra batte Rafael con un destro basso a giro sul palo lontano (27'). Nella ripresa, Insigne, subentrato a Pandev, va in rete su cross basso di Maggio dalla destra (72'). Chiude i conti Dzemaili su corta respinta di Rafael su tentativo ravvicinato di Insigne in contropiede (76'). Napoli a 42 punti, Verona quinto a 32.

A ora di pranzo, pari senza reti tra Torino e Fiorentina. Viola senza attaccanti ma che fanno la partita, Toro in attesa delle ripartenze. Occasioni per Cerci e Meggiorini sul fronte granata, sull'altro pericoloso Borja Valero. Fiorentina quarta a 37 punti, Torino a 26.

Tira un sospiro di sollievo l'Atalanta che in casa piega 2-1 il Catania. Solite due linee di quattro uomini per Colantuono, con Maxi Moralez dietro Denis in avanti. Consueto 4-3-3 per De Canio, con Barriento, Bergessio e Castro a comporre il reparto offensivo. Orobici avanti su rigore: fallo di Biraghi su Bonaventura, trasforma Denis dal dischetto per il suo settimo successo personale (67'). Raddoppio di Moralez lanciato a rete dopo palla rubata a centrocampo (86'). Nella nebbia il gol della bandiera di Leto su cross di Kingsley Boateng, entrambi subentrati in corso di partita (89'). Atalanta a 21 punti, Catania ultimo a 13 punti col Livorno.

Il match serale è illuminato da Berardi, che abbaglia il Milan al 'Mapei' di Reggio Emilia. Il Sassuolo, reduce da quattro sconfitte consecutive, interrompe la serie nera rifilando un inatteso 4-3 ai rossoneri. Per la squadra di Allegri un incubo difficile da prevedere prima del match, impossibile da vaticinare al 13'. A quel minuto, infatti, Balotelli, su assist di Cristante ben inseritosi sulla destra, batte Pegolo per la seconda volta.

Già, perché al 9' era stato Robinho a trovare il corridoio giusto, con la collaborazione di De Jong, e a sbloccare il match. Il rassicurante 0-2 resiste solo 2'. Al 15' Berardi s'inserisce su un lancio apparentemente innocuo e, complice la dormita della difesa milanista, accorcia. Il gioco del Sassuolo sale d'intensità e il 19enne di Cariati è bravo a riprendere un rimpallo su Bonera e a beffare Abbiati (non impeccabile) sul primo palo (28'). Equilibrio ristabilito, ma non per molto. Al 41' Longhi disegna il traversone che Berardi trasforma nel sorpasso (difesa rossonera ancora incerta). Meno di 2' della ripresa e arriva il poker di Berardi (che sale a 11 in classifica cannonieri e diventa il primo giocatore a segnare quattro gol al Milan nella stessa partita): conclusione da centroarea e deviazione di Bonera che taglia fuori Abbiati. Milan sconcertato e passivo. Allegri prova la scossa inserendo Montolivo e Pazzini e quindi (65') facendo esordire Honda. Il giapponese dà dinamismo, ma gli effetti arrivano troppo tardi.

All'84' proprio Honda stampa un diagonale sul palo (sulla ribattuta Pazzini fallisce l'occasione). All'86', invece, il diagonale di Montolivo accarezza il montante e termina la sua corsa nel sacco. Sassuolo alle corde, lo salva Pegolo che (88') respinge il colpo di testa ravvicinato Balotelli e viene graziato da Pazzini che colpisce la traversa. Finale con mischie i in area, ma il risultato non cambia.

L'ultimo turno di andata si conclude questa sera con Sampdoria-Udinese e Inter-Chievo.