Il presidente Ganau ha dato la parola ad Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, per l’illustrazione dell’interpellanza n. 31 “sulle scuole dell’infanzia paritarie”. La prima firmataria del documento ha evidenziato come l’interpellanza sia stata presentata a giugno «ma come purtroppo sia ancora attualissima». Zedda ha ricordato all’assessore Firino che le scuole paritarie, 264, frequentate da 10mila bambini, siano in una situazione di grave difficoltà a causa dei ritardi accumulati dalla Regione nell’erogazione dei contributi dell’anno appena concluso e dell’anno in corso. Con la Finanziaria 2014 credevamo di avere risolto il problema, ha spiegato Zedda, ma ancora oggi il problema è ancora attuale. Zedda ha ricordato che non esiste un’istruzione di serie a e di serie b, ma un’istruzione di qualità che viene offerta ai nostri bambini.
Nel testo dell’interpellanza il vice capogruppo di Forza Italia ha ricordato che “risulta pertanto in forte ritardo l'erogazione della seconda parte dell'acconto (siamo a giugno) relativo all'anno scolastico 2013/2014; risulta in ritardo l'erogazione del saldo, relativo all'anno scolastico 2012/2013, già rendicontato dalle scuole entro dicembre 2013” e che “tali ritardi e inadempienze derivanti dalla trascuratezza da parte delle istituzioni pubbliche gravano sulle spalle di 264 scuole” che “sopperisce alla carenza di strutture pubbliche adeguate, che offre un servizio di qualità in conformità alle norme previste del MIUR, e che non ha finalità di lucro”. Zedda ha anche evidenziato come ci siano situazioni di particolare emergenza a Olbia per i danni causati dall’alluvione e che “la spesa per le scuole dell'infanzia paritaria non risulta tra nessuna delle tipologie prioritarie indicate nella delibera n. 15/1 del 2014 relativa all'utilizzo del plafond sul patto di stabilità”. Zedda ha annunciato all’assessore che molte di questi istituti stanno per chiudere, a causa dei ritardi della Regione che hanno costretto le scuole paritarie a contrarre mutui e sostenere ingenti interessi passivi.
Il presidente Ganau ha quindi dato la parola all’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, la quale ha ricordato che «il tema delle scuole non è mai stato sottovalutato da questa Giunta, e che quando è stato possibile l’erogazione dei contributi è stata fatta con la massima celerità». L’assessore ha sottolineato che a luglio scorso è stato saldato l’anno 2012-2013, per quanto riguarda il 2013-2014 «stiamo predisponendo l’ulteriore erogazione del 17 per cento per arrivare all’80 per cento complessivo». Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, la legge stabilisce che le scuole hanno tempo fino al 30 settembre per inviare all’assessorato la certificazione della riapertura, «quindi a breve sarà erogato l’acconto del 30 per cento per l’anno in corso». L’assessore ha garantito che non soltanto non si vuole mettere in crisi le scuole paritarie, ma potenziare la qualità dell’offerta.
Il consigliere Zedda si è detta parzialmente soddisfatta per gli annunci fatti dall’assessore, “in attesa di vedere la trasformazione degli annunci in atti concreti”.
Successivamente il presidente ha dato la parola al consigliere Salvatore Demontis (Pd), primo firmatario dell’interpellanza “sul pericolo di inquinamento ambientale derivante dal fallimento della società Vinyls ubicata nella zona industriale di Porto Torres”.
Il consigliere Demontis ha ricordato che la Vinyls è stata dichiarata fallita nel luglio 2013 e resterà in esercizio provvisorio fino al prossimo 7 dicembre, esprimendo preoccupazione sia per le decine di tonnellate di sostanze pericolose da smaltire sia per i pericoli di cedimento dei serbatoi che le contengono. Il problema principale, ha affermato Demontis, “è che il curatore fallimentare della società ha comunicato il 17 settembre scorso di non avere risorse per sicurezza del sito e la bonifica e inoltre, dal 7, provvederà a licenziare le unità ancora in organico”. Ora, ha osservato il consigliere del Pd, “il Decreto legislativo n°152 dice che deve bonificare il sito inquinato il responsabile dell’inquinamento, altrimenti gli enti pubblici e in particolare il Ministero dell’Ambiente devono esercitare poteri sostituitivi, essendo quello di Porto Torres un sito di interesse nazionale”. Demontis ha suggerito quindi l’attivazione di un tavolo presso il Ministero “per capire chi fa cosa in tempi rapidi”.
L’Assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha dichiarato che quello della bonifica dei siti inquinati “è un problema aperto nei confronti del Ministero su cui occorre un forte impegno istituzionale e politico”. Alcuni impianti di Porto Torres, ha rilevato, “sono stati tenuti in esercizio per ragioni di sicurezza ma è stata evidenziata una alta criticità ambientale, nonostante siano state completate le procedure di smaltimento di molti materiali pericolosi e la bonifica dei serbatoi, perché restano da bonificare altre aree a cura della società americana che ha acquisito l’impianto per lo smontaggio”. L’assessorato, ha concluso, “ha chiesto al Ministero dell’Ambiente già dal mese di giugno un incontro per la soluzione dei problemi più urgenti a partire dalla sostituzione in danno dello stesso Ministero in luogo dei responsabili, mentre a luglio è stato inviato un sollecito relativo alla accurata analisi del sito”.
Il consigliere Demontis si è detto soddisfatto dell’esposizione dell’Assessore, mettendo in evidenza tuttavia che “occorre mantenere una forte attenzione presso il Ministero, del quale molto spesso abbiamo lamentato l’inerzia ad intervenire sui siti sensibili”. (segue). Com





