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Mozione “per esprimere solidarietà ai due marò ingiustamente detenuti in India”

Si è passati quindi alla discussione della mozione n.69 (Truzzu e più) "per esprimere solidarietà ai due marò ingiustamente detenuti in India".
Il primo firmatario del documento ha parlato di "vicenda surreale". Massimiliano La Torre e Salvatore Girone operavano su una nave della Marina militare italiana impegnata in un'operazione di contrasto della pirateria – ha ricordato Truzzu – sono stati arrestati con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani "ma dovevano essere giudicati in Italia".

Truzzu ha poi definito "raccapricciante" il ruolo dello Stato e dei vari governi che non sono stati in grado di tutelare i due marò. A differenza dei casi Sigonella e Achille Lauro ha aggiunto - lo Stato non ha mostrato fermezza nel difendere le sue prerogative. «Ciò che si chiede è che venga fatta giustizia – ha detto Truzzu – La Torre e Girone devono essere giudicati in Italia, nel rispetto delle norme internazionali». Al termine del suo intervento, l'esponente della minoranza ha chiesto di esprimere solidarietà e sostegno ai due marò con l'esposizione di uno striscione nella facciata del Palazzo del Consiglio e della Regione e a inviare al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli esteri una copia della mozione.

Il presidente ha dato la parola al consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il quale ha ringraziato il collega Truzzu per aver presentato questa mozione. «Credo che facciamo bene a dedicare il nostro tempo a questa vicenda, che vede i nostri due militari coinvolti in una vicenda allucinante». Cossa ha poi aggiunto: «L'auspicio è che la vicenda si chiuda in maniera definitiva. L'Italia non ha fatto una bella figura e neanche l'Unione europea». Per Cossa se al posto dei militari italiani ci fossero stati militari americani la situazione sarebbe stata risolta con più celerità. Anche il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha ringraziato l'onorevole Truzzu per aver presentato la mozione che mette «in evidenza la vicenda di questi due eroi. Io non credo che se fossero stati militari russi starebbero ancora lì». Per Ignazio Locci (Forza Italia) «siamo davanti a due servitori dello Stato, a due militari che partecipavano a una missione internazionale contro la pirateria e che sono incappati in un incidenti. Il Consiglio – ha affermato - non può non esprimere solidarietà a suoi militari».

Il consigliere Modesto Fenu (Zona Franca) si è detto convinto che non ci sia da scandalizzarsi davanti all'iniziativa doverosa del consigliere Truzzu. «I due marinai - ha detto - stavano facendo il loro dovere al servizio dello Stato nel quadro di un patto di reciproca lealtà, di qui l'impegno totale per riportarli in Patria, di fronte a questa situazione è auspicabile che l'intero Consiglio possa votare a favore di questa mozione, anche con l'esposizione degli striscioni su alcuni edifici».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha riconosciuto che «forse l'intervento del Consiglio non produrrà grandi risultati ma la nostra sensazione di italiani, a parte l'aspetto umano della vicenda dei due marinai e la sofferenza della loro famiglie, è quella della vergogna di vedere abbandonati due militari in missione all'estero, caso per certi aspetti simile a quello dei migranti che tutti considerano ingiustamente un fatto interno dell'Italia, a cominciare dall'Unione europea». Che questa vicenda, ha concluso Fasolino, «ci serva per riflettere sulla condizione di tanti militari impegnati in missione di pace all'estero».

A nome della Giunta il vice presidente Raffaele Paci ha dichiarato l'attenzione dell'esecutivo per queste tematiche che peraltro sembrano in fase di risoluzione. Paci ha espresso un parere favorevole parziale alla mozione, nel senso che «si approva l'iniziativa di manifestare solidarietà e sostegno ai due militari perché la detenzione dei due marò non rispetta il diritto internazionale ed è ingiusta, ma si valuta inopportuno sia per il momento (uno dei due è in Italia) che per le trattative in corso l'esposizione dello striscione sulle facciate dei palazzi». Se facciamo passare questo tipo di manifestazione, ha precisato Paci, «lo dovremmo fare anche per italiani rapiti, le cooperanti e così via; le istituzioni hanno modi propri per manifestare ed esprimere solidarietà e partecipazione ed è perciò auspicabile una soluzione per contemperare la posizione Giunta e quella dei sostenitori della mozione».

Il consigliere Paolo Truzzu (Fdi) ha in primo luogo apprezzato il parere favorevole della Giunta sullo spirito della mozione, chiarendo tuttavia di non comprendere «le difficoltà per appendere lo striscione, è già accaduto per Rossella Urru con un voto unanime del Consiglio, si tratta della stessa manifestazione già svoltasi in tanti Comuni e tante Regioni d'Italia».

Spero, ha concluso Truzzu, «che questo non sia un motivo per non sostenere la mozione, sarebbe paradossale e forse poco degno, non capisco quale sensibilità potrebbe urtare: si chiede solo giustizia e oggi mi vergogno un po'».

Il capogruppo di "Sardegna", Modesto Fenu, ha espresso contrarietà alla proposta del voto per parti della mozione di solidarietà ai due marò e replicando alle dichiarazioni rese dal vice presidente della Giunta, Raffaele Paci, ha dichiarato piena disponibilità per manifestare pari sentimenti di solidarietà «verso tutti coloro che si trovano privati della libertà per mano dell'Isis e per esprimere ferma condanna contro ogni forma di illecita privazione della libertà dell'uomo».

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha espresso condivisione per le affermazioni del consigliere Paolo Truzzu e ha invece dichiarato la non condivisione per quanto affermato dall'assessore Paci in occasione del suo intervento di replica in Aula. «Non si può fare un parallelo tra le situazioni che riguardano le cooperanti e quelle che riguardano due soldati ingiustamente carcerati», ha spiegato Tedde che ha concluso evidenziando le responsabilità di tre governi nazionali "nel fallimento del caso marò".
Il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Fasolino, ha dichiarato il proprio favore all'intero dispositivo della mozione 69 è detto negativamente sorpreso dalla contrarietà espressa dall'esecutivo all'ipotesi di affiggere uno striscione di solidarietà a La Torre e Girone.

Il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci, ha definito "una solidarietà a metà" quella che l'esecutivo e il centrosinistra vogliono offrire ai due marò e alle loro famiglie.

Roberto Deriu (Pd) ha sollecitato l'Aula a ricercare una posizione pacata, non una soddisfazione di parte o un motivo di divisione. «Il proponente della mozione – ha detto Deriu - mi pare interessato a sollevare la questione a fare in modo che la Sardegna sia vicina ai marò e alla Repubblica italiana che sta soffrendo una difficile situazione internazionale». Sul tema, secondo il consigliere del PD, non si può però dare una risposta definitiva, meglio pensare a un documento unitario.
Il capogruppo dell'Udc Gianluigi Rubiu, annunciando il parere favorevole alla mozione, ha espresso disappunto per le parole dell'assessore Paci «che ha cercato di evitare un giudizio della Sardegna sulla questione dei marò».
Luca Pizzuto, a nome del gruppo Sel, ha espresso solidarietà ai due marò e alle loro famiglie per le sofferenze patite. Pizzuto si è detto d'accordo sulla parte della mozione in cui si chiede di giudicare i due militari in Italia, contrario invece alla richiesta di esporre striscioni fuori dal palazzo del Consiglio regionale «perché – ha detto - c'è stato un reato su cui devono ancora pronunciarsi i giudici».

Nella replica, il primo firmatario della mozione Paolo Truzzu ha ribadito l'obiettivo del documento: esprimere solidarietà ai marò anche attraverso l'esposizione di uno striscione nelle sedi istituzionali. Truzzu ha poi definito "gravi" le parole di dell'assessore Paci. «Non si può mettere sullo stesso piano cooperanti e militari – ha detto Truzzu -  occorre distinguere tra chi si reca volontariamente in regioni di guerra e chi invece lo fa per lavoro e spirito di servizio verso lo Stato. Paci – ha aggiunto il consigliere di minoranza - non ha avuto la capacità di volare alto come invece ha fatto Pigliaru sulla Fondazione Banco di Sardegna».

Truzzu, infine, ha ribadito la necessità di esprimere la solidarietà dei sardi ai marò. "Sarebbe vergognoso – ha concluso - non intervenire".  (Psp)
Il presidente ha dato la parola al capogruppo del Pd, Pietro Cocco, il quale ha dato la disponibilità a votare la mozione ed esprimere solidarietà ai marò, ma si è detto contrario a esporre lo striscione nella facciata nel Consiglio regionale. Cocco ha chiesto la votazione per parti. Il presidente Ganau ha messo in votazione il dispositivo della mozione per parti.

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione n. 69 (Truzzu e più) per esprimere solidarietà ai due marò detenuti ingiustamente in India.  Il testo, approvato con 43 voti a favore e 6 astenuti, impegna il presidente della Regione: ad esprimere solidarietà e sostegno ai due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti ingiustamente in India e ad inviare al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli esteri copia della presente mozione. Respinta la parte della mozione che prevedeva "l'esposizione di uno striscione nella facciata del Palazzo del Consiglio regionale e della Regione" (23 voti favorevoli, 28 contrari e 1 astenuto). Red